UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
per trascinare giù dalla groppa del suo cavallo quel secondo cavalcatore, un uomo a sarcotta discinta, a capo scoperto, il quale colle braccia
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succinte, corte, aderenti alle braccia e al busto, calze strette in gamba, di colore oscuro, usatti neri, puntuti, senza calcagni e senza lacciuoli
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, con questo gelo, sulle scoscese rive del torrente, senza di me! Ma la mia solitudine! Oh sei qui: non voglio saper altro, tra le mie braccia tenaci
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quelle cime sicure, Imilda era caduta affannosissimamente nelle braccia di Ugo, aveva avuto da lui tanti baci, quant'erano stelle nel cielo, a
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Vergine santa aveva perduto i sensi. Quando dopo un pezzo risentì l'angoscia della vita, si trovò avvinghiata fra le braccia di un cavaliero. Era suo
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lo sposo! - io l'ascoltavo con tale tumulto di gioia e di spavento di non meritarmelo, che tempestavo di braccia, come un fabbro sull'incude, e
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a me? Io ti allentai le mie braccia? Non so quello che accadde! Ma tu non sei morta? Supplico Dio, no, no! Quale incertezza! - Ed Ugo, così torturato
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coltellazza e già preparassero il sacco, come Giuditta la gagliarda; torace che portava tre usberghi e poi chiedeva anche il quarto, braccia da armaiuolo
Accademia della crusca
