UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
essere il portone guardato bensì, ma pure aperto per dare accesso ai carri che vanno e vengono da' vassalli per le provvisioni, perocché il messere
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con fierezza ai bracciuoli, si drizzò in piedi, come per degnazione, levò la destra all'altezza delle teste, quasi per deprimerle, e - Cavalieri
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della lettura, comprovi quanto dica. Ai piedi della scalea della chiesa, intorno a Guidello, v'erano quattro cavalieri cogli scudieri. Ma nessuno parlò
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giacere due notti ai piedi di quel tremendo scalone.... Dicono le cronache che vi venisse la madonna perduta ripetesse la condanna: - Voi non credete
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colpo partiva. Dopo messere levava il volto su ai battifredi, si toglieva l'elmo e lo buttava a terra, dicendo: - Sbalestrate anche questo, chè io
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Saraceni abitanti in Frassineto ai confini dell'Italia e della Provenza (Liut., lib. 5, n. 4). Studiava il Re Ugo la maniera di snidare quei crudeli
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di gualdrappe ai ronzini, i vostri nomi suoneranno infimi tra quelli de' servi... Che?... Porgete il salterio e cantatemi, o paggi, l'amore del
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del suo castello, con trombe militari, ai gentiluomini dell'inclita signoria pubblicò un bando con cui poneva prezzo d'oro sulla testa di Ugo
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: - Tu hai pane nella bisaccia? Quando sarà finito, lo domanderemo ai boscaiuoli, per pietà d'Iddio. - E s'incamminarono sulla montagna: nel primo
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castellanina nascitura! Panca di bianco abete, su cui gli sposi sedendo, ai loro desideri avevano per calendario i fiori del pratello e per gnomone i
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ogni giuramento verso lo zio. Obbedite a me che posso salvar tutti! Ditelo ai soldati. Io voglio comandare a tutti loro, se ad essi preme il nome di