Trasparenze
Quando mi sei lontano il cuor mio non sa più perché sia vivo, fanciullo mio giulivo, e mi sento infelice in modo strano, quando mi sei lontano
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lo ciel! mio fanciullo, perché così mi guardi ? E quel mostro è sparito? * Sì, quando tu bussasti. * * Né tu ardisti affrontarlo, e non lo interrogasti
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fosco lontan di quando in quando guizza un baleno debole e perplesso; d'amor regna sull'orbe un senso blando, e un vago accenno di pietà con esso
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Amo sedermi, quando spunta il sole, tra queste blande aiuole, nel silenzio infinito, nella pace profonda che il buio orbe circonda. Le perle di
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, badate al fanciullin di quando in quando, se mai la coltre allontanò sognando. Triste si fa la vita al cantoniere ed al soldato per gli spalti perduto e
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a spirare quando giunta la strada sia qui. Che diran gli infelici cui preme la tremenda miseria del pane? E cui nulla concede il dimane, nella vita
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Sotto colla bottiglia! La mia pugna somiglia a quella di Gesù, quando dal monte Satana lo fe' guardare in giù. - Pensa - il diavol mi dice- alla
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Quando muore un poeta il ciel sorride; quel sorriso lo sente il volgo umano, e si guardano in faccia, e li conquide uno sgomento arcano. Veggono il
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dell'arte. Rammenteresti il dì, quando s'andava passeggiando e sognando in compagnia!... E in tutto e in tutti il tuo pensier trovava la poesia. Riameresti
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mio pensier le imagini funeste ho cancellate; sono larve obliate, sogni ed ubbie e d'allor! "A Bacco e all'amicizia!" dicea l'augusto prete, quando le
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crini del bel veglio, pari ad aureola di santo, c'inviteran, come raggi lunari, alla mestizia e al pianto! E noi riparlerem di quando ancora l'Arte
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avverebbe, o pittore? addio le tinte delle nubi, procaci come donne discinte!... Quando l'astro già evaso par che di amplessi e baci cosperga il caldo
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, qui chiamato da un attimo di ebrezza per esser schiavo a un secolo di noia, mi farò ancor cattolico, e all'altare ricercherò di quando ero io pur
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cicoria! Le favole ritornano care nella memoria, come il primo giuocatolo e come il primo amore; ma poi, quando più invecchia e si fa triste il core
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mèta ben ti avrei dato il mio! Mi è fuggito e a te giunge. - Io, da lontano, nella crescente mia ombra perduto, quando, plaudendo, ti diran sovrano del
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senza scorta e a piedi scalzi. Fra un sì ed un no tutto quaggiù tentenna: la nube, il vento, il cuor dell'uomo e il mare... Io mi son un che quando
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affanni. Oh! quei dì!... quand 'era un subito apparir di giovinetta, nel mio cor - tempesta candida- il baleno e la saetta! Quando inconscio, ardente
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elemosina, se è vostro il mio canto, duchessa, avrà l'iridi, l'ebbrezze e i tesori di tutti gli amori, di tutte le fé. E quando, dai fulgidi sentier