Trasparenze
fantastico, ed in mezzo a celestiale olezzo e a qualche po' di odor di sepoltura, medito e scrivo sotto dettatura.
Trasparenze
incanutite! Tu lo sai, Musa, nell'estasi quanto visse il mio pensiero, delirando in mezzo ai pampini, delirando in cimitero! Ma crescea nell'ombra il demone
Trasparenze
O Musa bionda, o giovinetta mia, bella, dolce, soave, che mi dici al mattin la Poesia ed alla sera l'Ave... tu che, in mezzo alla torbida procella di
Trasparenze
, come, con mossa or vorticosa or lene, quel cocchio, in mezzo ai propilei di Roma, e notte e dì vagante. Era mirra? era nardo?... Al suo passaggio, ai
Trasparenze
fondo alla tenebra, forse in mezzo alla luce... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Come appena disparve il fulgor di quell'ale i
Trasparenze
leoni, o colloquii con Dio, o lotte, o tentazioni! O templi, o tombe di profondo oblio, o monaci guerrier, monaci maghi! O visi smunti in mezzo a
Trasparenze
ricaduto, riavranmi le tenebre, attonito e muto, né in mezzo al tripudio che Iddio vi mantenga, più voce non venga che parli di me!... quel dì sarà il premio