Trasparenze
gaie, e le canzoni che leggerai pensando di chi visse di te, mio venerando. Mio bel vecchietto dalle chiome bionde, che già osservi e già pensi, cui
Trasparenze
; bel forier dell'aprile!... oh! invia nei cori le verdi illusïoni! Fa' sbucciar, come dal sambuco e il mandorlo, fa' sbucciar le canzoni. E sian
Trasparenze
' sentieri agresti, delle canzoni! Del focolar con cui spesso, nel verno, si viveva del prossimo in disparte, rimescolando fra di noi l'eterno tema
Trasparenze
!... Dalla sua cetra ebbero forse essenza le mie poche canzoni! Sospeso al labbro della madre pia che mi leggea gli Sposi le prime perle dell'Arte ch'è or
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Quanti sogni, quante favole, che follie, che visïoni, non scandemmo, o Musa, al facile rimeggiar delle canzoni! Si cantò la luna, il pallido astro
Trasparenze
Il bambin che cantai nelle canzoni che son piaciute ai buoni, è malato, e, tuttor, nel contemplarlo, nell'indagar sulle sue guancie smorte se al
Trasparenze
; né attenderò giammai che il cimiter si schiuda alle canzoni per amarle e sposare a' vacui lai le balde ammirazioni. Però nel giorno che un tonfo di
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buoni, per l'allegrezza e la malinconia, e per l'affetto delle mie canzoni io dico e giuro che nel mondo ho vissuto un'altra volta! E fu in quel tempo