Trasparenze
ammiro assai più che nel riso; quell'esser triste e sol mi sembra un poco di paradiso. I miei morti mi narrano segreti di radici di fior, nei
Trasparenze
questa valle; assai lontano forse il destin mi attende: ma per mutar di luoghi e di vicende, muro feudale, ricorderò che non t'ho visto invano, perché in
Trasparenze
più i villici assai che i gelsi e i rovi, curvi dell'uva al glorïoso acquisto; sicché pei colli un angolo non trovi dove sognar non visto. E sotto a
Trasparenze
, l'empietà sposando al facile rimeggiar delle canzoni. Assai più che nella crapula non sian tristi i baci e il riso, i miei versi al fango attinsero ciò che