Trasparenze
mormora: - Chi mai, chi mai sarà? - Orsù, guitarra e liuto, una sirventa ancor: orsù, guitarra e liuto, parlatele d'amor! D'amor che raggi e musiche
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l'oblio), voli il mio verso, Arrigo, ai versi tuoi! S'amin tra loro almen, se più non m'ami; se m'ami ancor, parlino insiem di noi come tu meglio
Trasparenze
chino sul mio destino! Tu ancor mi adduci, solitario e mesto, alla chiesetta, all'ermo del colle, alle fontane, ai boschi queti, sacri ai poeti. Mi
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, qui chiamato da un attimo di ebrezza per esser schiavo a un secolo di noia, mi farò ancor cattolico, e all'altare ricercherò di quando ero io pur
Trasparenze
non giunsero ancor lemuri immonde dall'anima nei sensi! Ti lascio il meglio che mi resta ancora: il pio desir di una celeste aurora, dei pedanti il
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Poeta del Buono e del Bello, guardaci ancor dal cielo; e sia la croce del tuo sacro avello luce immensa... non velo! 27 maggio 1873.
Trasparenze
, prima ancor che un altro mese scocchi, il mondo intiero si ricrede, e tace col pianto agli occhi! E che perciò? Gemendo accanto al fuoco spesso io mi
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aurora, forse ameresti tu... povero spetro, la vita ancora! Oh! la ameresti ancor! Ti sovverresti unicamente degli amici buoni; dei nostri viaggi pe
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... ma mi sorride il giorno, ma la mia musa è qui! È ver: son solitario. Vivo una vita grama... ma so che al mondo m'ama qualche buon'alma ancor. Dal
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sogna il poeta ancor!... Dove dell'arpa eolia vibra tuttor la corda, dove sospira il giovine e il vecchio si ricorda; del sempiterno artefice note
Trasparenze
! ancor io sfavillo udendo il grillo. Non l'ho? penso a chi è desto oppur sognante in un letto elegante; e dico: forse e i bambini e la sposa non ti sanno
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indugia ancor per poco. Ascoltami: quel mostro che ti apparve stasera, tienti bene a memoria, un fantasma non era. * Pur la madre nol vide
Trasparenze
, che cullato ancor bimbi non hanno, e ancor tutti gli stenti non sanno che si sposano ai cenci quaggiù; ma i garzoni che guardano i lampi quando tuona
Trasparenze
divelto udendo il cicalìo della vegliarda? Egli, che all'alba ancor non era nato, morir canuto a sera avea sperato... nel fango invece a mezzodì giacea, e
Trasparenze
feluca... Esita ancor... vacilla la debile fibrilla... Dov'è?... dov'è?... - Die' in uno spin di cozzo, precipitò nel pozzo
Trasparenze
della vita era ancor fiore che si schiudea fra l'oro dei capelli e le perle del core; non si sapea di patria, eppur s'amava qual della Musa asilo e
Trasparenze
all'anime ansie ancor del mio destino, e susurralo all'orecchio del mio pallido bambino: non un verso a Bruto o a Cesare, non un sol gettato ai venti in cui
Trasparenze
i miracoli col vostro susurro... mi sento ancor giovane per dirvi gentile, per darvi l'aprile ritorno cantor. Parlate e, progenie di giorni dispersi