Trasparenze
chino sul mio destino! Tu ancor mi adduci, solitario e mesto, alla chiesetta, all'ermo del colle, alle fontane, ai boschi queti, sacri ai poeti. Mi
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rugiada in grembo ai fiori, al par dei nostri amori, dileguano piangendo; e ogni calice olezza al par di una carezza. Amo la calma ascensïon di luce sulla
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cantine ai tetti al nascere d'ogni anno è un coro uguale; cantan l'atre galèe, cantano i letti dell'ospedale; il mondo intier canta alla Dea loquace! E
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, come, con mossa or vorticosa or lene, quel cocchio, in mezzo ai propilei di Roma, e notte e dì vagante. Era mirra? era nardo?... Al suo passaggio, ai
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goccie ai bruchi erranti? Alle buccie che dice il vento fioco? Oh nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a poco a poco scioglientisi
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, fulgido come i cherubi felici, tutto il cielo eran le vergini, tutto il mondo eran gli amici! Corse ai monti e sull'Oceano, fantasie di pellegrino
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. Bimbi, dei frutti dell'autunno amato memori ancora, e dell'ultimo grappolo dorato, sapete? è adesso che ai campi curvato il contadino esplora la vite
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: e ripenso ai misteri e a Quasimodo, bel campanile! Che l'Angelus tu pianga o canti l'Ave, canti e piangi d'amore: e fai pensare ai poveri e al
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l'oblio), voli il mio verso, Arrigo, ai versi tuoi! S'amin tra loro almen, se più non m'ami; se m'ami ancor, parlino insiem di noi come tu meglio
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, che affanni e sudor? Quando accanto all'aratro, che geme lentamente nei solchi girando, scorrerà, quasi ai pigri insultando, l'uragano del nostro vapor
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A ENRICO JUNK Della città, madre di inganni e toschi, sei stanco, amico, e aneli ai verdi boschi e a un po'di acqua corrente; a un po' di acqua
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, poveri illusi, come in un tempio l'onde ammaliatrici dei profumi diffusi, le care istorie degli anni passati!... Ai piè dell'Alpi, oltre il mare, avventure
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di convalli misterïosi accenti! Parlateci, o loquaci aure azzurrine, zeffiri palpitanti! Date novella a chi spera, a chi lagrima, ai delusi, agli
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te". Andrai con essa ai lidi dove si fanno i nidi dal tramonto all'albor; dove compendian gli attimi un secolo d'amor. Vedrai colline e valli di perle
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, poemi e tele!... Come il vento alle vele oh! date il volo ai cor! April! - dal verno pallido l'uomo esce mesto e stanco!... Pongli all'occhiello il
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sull'onde oblïose il nocchier, fantasiato dalla infida bonaccia, presso poppa sdraiato, cercherebbe il tiepor del focolaro ai riflessi del faro. Che
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mendicante che guarda in viso e che non sa cercare, e allontanami il giorno in cui, tremante, non trovi il soldo da potergli dare. Fa' che ai coloni
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Il bambin che cantai nelle canzoni che son piaciute ai buoni, è malato, e, tuttor, nel contemplarlo, nell'indagar sulle sue guancie smorte se al
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paura! ". Oh! triste a dirsi! fiori!... i fiorellini anch'essi, poiché fur nella disputa per alcun po' perplessi, diedero poi ragione ai bruti e alla
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genio allor nell'interezza, veggon Dio che all'azzurro il riconduce, lasciando ai vivi un po' più di tristezza, e un po' meno di luce. Volgo io non son