Tosca
(un lontano rullo di tamburi a poco a poco si avvicina poi si dilegua lontano)
Tosca
Spoletta e tre birri introducono Mario Cavaradossi. Poi Roberti, esecutore di Giustizia, il Giudice del Fisco con uno Scrivano e Sciarrone.
Tosca
(Spoletta parte. Scarpia, ritto presso la porta, ascolta Spoletta allontanarsi, poi trasformato nel viso e nei gesti si avvicina con grande passione
Tosca
(intanto dal cortile al disotto del parapetto e su dalla piccola scala arrivano prima confuse, poi sempre più vicine le voci di Sciarrone, di
Tosca
(Spoletta esce: Cavaradossi, che ha udito, si leva minaccioso contro Tosca; poi le forze l’abbandonano e si lascia cadere sul canapè, esclamando con
Tosca
(Appena uscita Tosca, Cavaradossi sta ascoltandone i passi allontanarsi, poi con precauzione socchiude l’uscio e guarda fuori. Visto tutto tranquillo
Tosca
, ecc.: poi un Cardinale, col Capitolo, si reca all’altare maggiore; la folla, rivolta verso l’altare maggiore, si accalca nella navata principale).
Tosca
Cavaradossi, poi chiama a sé il Carceriere: con questi e col Sergente ridiscende, non senza aver prima dato ad una sentinella, che sta in fondo, l’ordine
Tosca
lava le dita: poi va allo specchio e si ravvia i capelli. Quindi cerca il salvacondotto sullo scrittoio: non trovandolo, si volge e lo scorge nella mano
Tosca
(Un Carceriere con una lanterna sale dalla scala, va alla casamatta e vi accende la lampada sospesa davanti al crocifisso, poi quella sulla tavola
Tosca
dell’amante insanguinato è così forte, ch’essa sgomentata si copre il volto per non vederlo – poi, vergognosa di questa sua debolezza, si inginocchia