Tosca
(Sciarrone rientra nella camera della tortura, chiudendone l’uscio)
Tosca
(Spoletta apre l’uscio e sta ritto sulla soglia)
Tosca
(suona l’Angelus. Il Sagrestano si inginocchia e prega sommesso).
Tosca
A sinistra, una casamatta: vi è collocata una tavola, sulla quale stanno una lampada, un grosso registro e l’occorrente per scrivere: una panca, una
Tosca
Sergente, il Carceriere. – Spoletta dà le necessarie istruzioni. Il cielo si fa più luminoso; è l’alba: suonano le 4. Il Carceriere si avvicina a
Tosca
(Cavaradossi segue l’Ufficiale dopo aver salutato Tosca, la quale si colloca a sinistra, nella casamatta, in modo però di poter spiare quanto succede
Tosca
(Spoletta esce: Cavaradossi, che ha udito, si leva minaccioso contro Tosca; poi le forze l’abbandonano e si lascia cadere sul canapè, esclamando con
Tosca
(Appena uscita Tosca, Cavaradossi sta ascoltandone i passi allontanarsi, poi con precauzione socchiude l’uscio e guarda fuori. Visto tutto tranquillo
Tosca
È ancora notte: a poco a poco la luce incerta e grigia che precede l’alba: le campane delle chiese suonano mattutino. Odesi il canto di un pastore
Tosca
(Sciarrone apre l’uscio che dà alla camera della tortura. Il Giudice vi entra e gli altri lo seguono, rimanendo Tosca e Scarpia. Spoletta si ritira
Tosca
, ecc.: poi un Cardinale, col Capitolo, si reca all’altare maggiore; la folla, rivolta verso l’altare maggiore, si accalca nella navata principale).
Tosca
Cavaradossi, poi chiama a sé il Carceriere: con questi e col Sergente ridiscende, non senza aver prima dato ad una sentinella, che sta in fondo, l’ordine
Tosca
delle candele sullo scrittoio, va a prenderla, accende l’altra, e colloca una candela a destra e l’altra a sinistra della testa di Scarpia. Alzandosi
Tosca
(Sciarrone rientra e subito appare Cavaradossi svenuto, portato dai birri che lo depongono sul canapè. Tosca corre a lui, ma l’orrore della vista