Teresa
arruffato, sul quale stava in permanenza il tradizionale berretto rosso dei paroni del Po. - Noi facciamo il nostro dovere, Toni, e il resto alla
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della pretora faceva, tratto tratto, trasalire la fanciulla. Ella rifletteva ora a tutti quei figli nati senza amore, mentre nel suo cervello stava
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questo. - È un dono della mia padrona di casa. Gentile, nevvero? - Oh! gentilissima ... Stava per soggiungere qualche altra cosa, ma si fermò; prese una
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? Il fratello del sindaco, quel pezzo di uomo che pareva il ritratto della salute? ... In un jesus, nemmeno il tempo di dire amen; stava leggendo una
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Teresina. La fanciulla stava a udire, imbarazzata, divisa tra due pareri. La signora Letizia soggiunse: - Mi farà compagnia lungo la strada. La mamma voleva
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Teresina si sentì quasi sola, un pensiero venne a tenerle compagnia - il solito pensiero che da un mese le stava fisso nel cervello, che la accompagnava
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prima, alla finestra, aveva inutilmente invocate. Stava bene dappertutto, nel corpo, nell'anima, nel cuore. Un'armonia dolcissima correva da' suoi
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nel cortile e se ne stava per dieci, per quindici minuti in estasi gustando quell'isolamento che le permetteva di dedicarsi tutta a lui. Né freddo, né
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, quella di pettinarsi, di vestirsi, di lavorare; passavano tutte le ore, lente, orribili. Teresina stava male; il cuore le doleva da scoppiare, oppure
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, con una indignazione veramente sentita; talché la fanciulla a capo chino, stava come la piú gran colpevole, non osando nemmeno piangere. Anch'ella
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l'irritazione della folla, ritirò la mano dalla spalla del suo ballerino; stava per dirgli: sono stanca. In quel momento, uno dei quattro veneziani in
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il suo volto emaciato, per i suoi begli occhi che si spegnevano nell'atonia; per il suo povero corpo che, dopo aver vissuto come una pianta, stava
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. Gli stava accanto immobile, cogli occhi fissi, come un cane fedele davanti al suo padrone. - Ti aspetteranno a casa ... - Oh! ancora un minuto
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stava la Calliope, quella stramba, nemica degli uomini, a cui faceva gli sberleffi come un monello, dietro le ferriate del piano terreno. Si fermò
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, stava ritta ai piedi del letto, guardando il medico. Il signor Caccia, serio, imbronciato, aspettava. L'esame fu lungo e minuzioso. Incominciò con
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scarno, senza guardarlo, con una rassegnazione dolorosa. Aveva un abito giallino, povero, che le stava male. Lo sapeva; ma non se ne curava. Odiava le
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, stava a guardare il suo unico maschio, il rampollo che doveva trasmettere alle future generazioni l'ingegno dei Caccia, rimasto fino allora
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chiuse. Ma poi, attraversando il paese, fu un trionfo. Luzzi, che stava sul caffè fumando un sigaro, la scappellò così profondamente ch'ella si sentì
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nicchietta calda, nella quale la fanciulla affondava con delizia. Stava voltata di fianco, colle mani raccolte sul petto, i ginocchi un po' rialzati, la testa
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forme di feltro sulle panchine di piazza per farle asciugare; la modista, quella gingillona, stava sulla soglia del suo negozio occhieggiando. Tutto
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