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provvidenza. Toni non rispose; si rimise al lavoro, insieme agli altri barcaiuoli e operai; tutti intenti a trasportare fascine, sacchi di terra, cocci
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Il sole, che non riusciva a sprigionarsi dalle nubi, vampava soffocante nel meriggio d'agosto. Nella cucina bassa, una tenda di cannuccie, gialla
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, impacciato ne' suoi abiti mal fatti; non sapeva pettinarsi, aveva le mani mal curate, faceva ancora il ragazzaccio, il monello che giuoca in mezzo alla
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L'abitazione dell'esattore era posta a mezzo della via di san Francesco, la così detta via dei signori; non che il signor Caccia fosse un signore, ma
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Quantunque nell'affetto di suo fratello Teresina non trovasse una vera soddisfazione, anzi molte volte le accadesse di pungersi alla ruvida
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davanzale, il libro, gli occhiali, il fazzoletto. Tutti si mettevano comodi, allargando i gomiti per non essere troppo pigiati, raschiandosi in gola e
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. L'orologio del campanile, incastonato fra gli alberi di cartone, non aveva mai attirato i suoi sguardi come allora; le quattro braccia del mulino a vento
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Teresina non faceva altro che pensare a Orlandi; ma sempre, giorno e notte, senza posa, con un sacrificio completo di tutti gli altri affetti; e non
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susurrava misteriosamente, a Parma, di un amore segreto. Al di qua del fiume, il mistero si diradava di giorno in giorno: non era nemmeno piú un mistero
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l'affliggente scansia d'ufficio tutta piena di carte bollate. La libreria, alla quale Carlino aveva finito di rompere i pochi vetri intatti, non mostrava piú i
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Promettendo a Teresina di farla sua a dispetto d'ogni ostacolo, Orlandi non aveva un piano prestabilito. Egli obbediva allo slancio naturale dei
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infossate, il mento aguzzo, ritratti di preti floridi, grassi, lucenti, colla pappagorgia cascante sul collarino; occhietti furbi di auguri che non
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, permise che le figliuole si recassero alla festa da ballo mascherata che si dava in teatro. Nella sua intenzione di burbero non cattivo, il beneficio
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tutti di casa avevano fatto grandissimi sacrifici. Carlino non era riuscito quell'uomo eminente che il padre aveva vagheggiato nelle ore raccolte del suo
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, senza spasimi atroci, ma con una continuità di dolore non interrotto. Dove soffriva? In nessun posto e dappertutto. Era una fiacchezza, uno
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Lo sgomento dell'innondazione era passato. Il paese riprendeva a poco a poco la sua calma di cronico rassegnato, cui non sorride nulla nell'avvenire
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che non se ne sarebbe mai fatto nulla piú di quel che era stata sua madre; e crollava le larghe spalle con aria di sprezzo. Ella doveva nascondergli
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fiori, quasi tutti chiusi, reclinati sullo stelo, sembravano non aver piú forza di olezzare. Solo nel cantuccio di una aiuola, un geranio notturno
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assoluta semplicità nell'arredamento non andava scompagnata da una certa burocratica importanza che si rivelava principalmente in una scansia piena di
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signor Caccia aveva detto di no, crollando il capo, inarcando le sopracciglia, così che Teresina, sbigottita, non ardiva nemmeno fiatare. Ed era stata la
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abbandonata sul guanciale basso, e guardava. Non vi era nulla di speciale in quella camera; ma per Teresina tutto era nuovo, incominciando dal letto
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Il signor Caccia venne di punto in bianco a prendere sua figlia, la quale non tentò nemmeno di reagire, ma si trovò così mesta per questa decisione
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