Taluni scritti di architettura pratica
. Ognuno invece si augurava che le meditazioni e gli studj fatti da quell’acuto ingegno nei lunghi quattordici anni di cecità, potessero da lui esser
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per prova il primo modello del suo gran ponte tubolare, modello che fece cilindrico, e che un ingegno forse senza cultura gli avrebbe suggerito non
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gli urti dalla parte interna, e perciò solo all’esterno possono inclinarsi c cadere: ad esse quindi occorro quella risega o base maggiore solo all
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e mezzo fra gli stiponi e la finestra di mezzo. A tale facciata cogli stiponi si dia la spessezza di palmi 3 1/2 cioè un palmo di più della prima
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impostovi prima il carico e dopo due o tre mesi toltivi gli spadacchi, la ruina svanì.
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a puntare tutti gli spiconi dell'ossatura dei tetti.
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catena di legno ai reni delle volle angolari. In tale costruzione bandii pure tutti i legni, anche gli architravi sui vani di porte e finestre; e
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L’artifizio dello sporgere dei mattoni per la imposta delle volte lo protrassi fino ad un palmo di sporto per poggiarvi le volte forti per gli
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l’abaco rampante di tal capitello e le mura circostanti feci costruire quasi piattabande di mattoni leggieri sopra cui posano gli scalini. Un
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Detto muraglione a Felice di Lello io informai a 3 muri piegati ad angolo retto; il primo muro di petto o cateratta alle piovane, e gli altri due di
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essere triangolare, sarà di un arco acuto che passi o tocchi gli angoli del triangolo indicato, tal arco gotico reggerà egualmente. Soltanto se il muro
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andrebbero a premere sui 4 piloni delle arcate massimamente e poco sopra gli archi; ond’è che si otterrebbe quella solidità che è il primo requisito di
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sì la spessezza dei muri della Chiesa, che i due piloni che sorreggono l’arco istesso. Gli staffoni abbracciano tutto il volto dell’arco e più ancora
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era strapiombato innanzi, e voleva ricostruirlo per avvicinarlo ancora di due palmi all’altro pilastro corrispondente da cui era troppo lontano. No gli
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Se quella colossal mole del duomo Vaticano fosse stata fabbricata cogli archi acuti al mio modo sopra gli archi tondi visibili, certamente quelle
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quale nella pagella che si rilascia agli alunni, a’ 17 Giugno 1823 gli fece questo rescritto: Diligentissime interfuit meis Praelectionibus et
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Se il Pietrocola non avesse gli occhi perduti già da 11 anni, farebbe di questi pensieri uno schizzo in prospettiva almeno per la più chiara
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massima quando poggia a terra sopra base ferma, come non è giammai sulla cresta dei muri di spalla elevati da terra. Gli archi medesimi hanno bisogno
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Perciò le arcate a segmento di circolo poggiale sui piedritti sono da evitarsi le une e gli altri. Così il mirabile grande arco segmento di ponte
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Adunque gli archi di qualunque ponte sarà meglio sieno tutti di pieno centro basati sull’ alveo del fiume; ed in conseguenza l’altezza del ponte
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de’ 5 metri pel ponte in 3 zone longitudinali, la prima di 2 metri nel mezzo, e lo altre due laterali ognuna di metri 1 1/2. Così gli archi di mezzo
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ai fronti di tutti gli archi dei ponti. Ne verrebbe da ciò che i muri di parapetto ai lati del ponte non verrebbero rettilinei, ma divisi in tante
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, obbligando le acque a correre sempre nel mezzo del ponte. Se è vero che nel costruirsi le grandi opere, gli Architetti debbono sempre specchiarsi
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muri di perimetro. Ad evitare tale inconveniente gli proposero la ricostruzione di quelle mura con una platea generale, tutte a fabbrica di calce con
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Gli antichi trabocchi ordinarii della lunghezza di p. 34 vanno sempre a spezzarsi sul pilone delle strambe che viene fissato ordinariamente a nove o
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col tronco inferiore che gli serve di base, ed a tenere continuata la velocità concepita dai primi urli delle due leve. La faccia curva del tronco
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caparbi delle loro opinioni; ma il lodato signor Suriani, siccome io gli aveva suggerito, fece allargare la bocca del canale così che le acque ne uscissero
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bordo del legno, si porterebbe nel mezzo di questo: quivi s’infilzerebbero in essa gli uno due o tre anelli de’ pesi i quali spinti già, anderebbero
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