Taluni scritti di architettura pratica
portone; quale soglia dopo pochi mesi si ruppe verso il mezzo, e dopo altro tempo ancora i due pezzi si rialzarono verso il mezzo. Io feci togliere la
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caricati del peso del tetto, come, io feci nella gran fabbrica di sopra cennata del signor D. Giuseppe-Antonio Rulli lunga palmi 150, larga 56 ad uso di
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rampe superiori. Ad ovviare l’uno e l'altro inconveniente, feci costruire nel centro una colonnetta con capitello rampante di moltissimo sporto; c fra
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. Maria in Vasto, costruzione che feci d’inverno, e di più vi ha sulla cresta una cateratta di scolo alle acque collettizie della città; e quivi pure feci
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cateratta simile non feci alcuna costruzione di platea; ma invece, ad una certa distanza feci una catena a fabbrica, catena fra la quale e ’l muro di
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Per capacitarmi del modo tenuto, essendomi capitato più volte di aprire nuove porte arcuate tonde in vecchi muri, feci prima delineare sulla faccia
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casa di affitto volle il portone del pian terreno sotto il maschio o muro pieno superiore frastante a due finestre laterali. Io feci che il muro pieno
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arcale patiscono. Nella calotta di S. Maria Maggiore di Vasto, la quale è la chiesa massima di questa città, io feci alzare 4 mura con vani soltanto
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quantunque di mal animo, ma pure lo feci per amore alla nostra santa Chiesa, e per affetto al cugino D. Luigi Pietrocola primo agente e ’l più benemerito di
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riacquistare l’equilibrio perduto, dal piano del presbitero in giù feci abbattere tutta la risega internamente lasciatavi alla seconda ripiantatura
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zeppe di legno, feci sì che la facciata ritornasse indietro quasi all’antico appiombo; ed allora abbattuto l’antico cornicione, ne costrussi un altro
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prendere una consistenza pria che le sorgive vi penetrassero. Io invece gli feci praticare un pozzo bibulo sino alla profondità di 50 palmi ove si
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in più punti. In questi feci scavare un solco profondo sino al pancone di argilla, ove fatta una gittata di ciotoli feci il tutto ricolmare; e così di
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Anni appresso in Lupara feci praticar lo stesso in diversi fondi rustici da quel signor D. Luigi Suriani che lo inculcò a tutti que’ naturali, e
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frane negl’indicati modi, e feci palese la riparazione di quella sotto Porta S. Maria di sopra esposta; ma non si volle attenervi, rispondendomisi che
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Accademia della crusca
