Taluni scritti di architettura pratica
’equilibrio: ond’è che traditore del divino mandato di fare la felicità de’ popoli, che invece fe’ servire al suo smodato egoismo, venne confinato sullo
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L’equilibrio regge l’universo, e sul globo in cui viviamo tutto sta fermo e saldo finchè non perda l’equilibrio: l’edificante perciò, che ne studii
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Se a detta piramide manchi parte del fondamento più o meno ad un solo lato, ecco perduto l’equilibrio; e perciò la piramide presto o tardi perirà.
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trascura il tanto necessario equilibrio.
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giù fino alla base della fondazione, lo che non è. Quindi manca l’equilibrio per quegli enormi massi di fabbrica che esistono, ed esister non
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. Generalmente tali tramezzi sono sorretti da un’arcata la quale superiormente è pressa inegualmente, e perciò non vi è equilibrio. Ma se invece di
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non vi sarebbe equilibrio. Oltre a ciò, il pancone di terra su cui si fonda non è sempre della stessa resistenza al medesimo livello; ma conviene
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eguale e contraria all’azione; lo che costituisce l’equilibrio. Ma se si volesse che ogni metà di detto muro reggesse isolatamente, lo si può fare
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modo non si perderebbe l’equilibrio; e l’arco sottoposto si potrebbe intendere, come io lo comprendo, rialzato fino alla sommità del vano superiore
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, per riacquistare così un poco dell’equilibrio perduto, e non fidarmi interamente alle stringhe delle catene. S’intende che tal carico di nuova
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riacquistare l’equilibrio perduto, dal piano del presbitero in giù feci abbattere tutta la risega internamente lasciatavi alla seconda ripiantatura
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rettilineo, al quale per dare l’equilibrio sovrapposi sulla grossezza interna del muro un attico alto cinque palmi: così tal facciata è rimasta
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contrastate dalle altre che continuano la gran croce sul cui mezzo si eleva il tolo o cupola, perchè se equilibrio vi fosse, quegli enormi piloni regger
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continualo resterebbe senza carico, e così non vi sarebbe equilibrio nella fabbrica, ed i due filari di arcate accennerebbero d’inclinarsi esternamente al
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Accademia della crusca
