TAVOLOZZA
Dea, quest'anima sperando, a te volgea! Come sei bella, o luna, quando il viso ti specchi nel mite tremolio della laguna; come bella, fra i pallidi
TAVOLOZZA
oblia! Vieni e vedrai, specchio di un tuo sorriso, la tavolozza mia tutta splendore, e sentirai, commosse al dolce viso, le fosche tele sussurrar d'amore
TAVOLOZZA
eterea, oh a te, dall'alto, cui di notte agogno, una ultrice tempesta urli sul viso e spenga col tuo raggio ogni mio sogno!
TAVOLOZZA
Ho il canto dell'ùpupa, ho il viso di un prete, le penne di un passero sfuggito alla rete, fanciulla, per essermi sì cruda e severa? Se' tu
TAVOLOZZA
avaro.- - Mi parli già da mesi, o giovinetto, e sai se al mondo ebbi più caldo affetto; sai che di baci mi bruciasti il viso, sai che m'addenta il cuore
TAVOLOZZA
divini, e i merli ai fiori e ai pampini frammisti sogno dei paesisti; così della tua luce, o Musa, un raggio, rapito al paesaggio, scenda sul viso alle
TAVOLOZZA
langue vengo fidente a te! - - Ma tu cardinale dal viso paffuto, dall'occhio bestiale, tu pur se' vissuto? Sù dimmi, al tuo secolo fiorìa la bottega