TAVOLOZZA
: le stelle brillano sui nostri amori, il suol ci germina serti di fiori, ma tutto è tenebre pria della culla, e dopo il feretro vediam più nulla!
TAVOLOZZA
calpesti, e vetri infranti, alfabeto del mio labro tormento, schiaffi delle maestre, e pensi erranti sui scartafacci, ancora io vi rammento. Fiuto ancor
TAVOLOZZA
, che quaggiù pensa a voi sola, se lo porto sui monti a respirare, miracolo! adorando al ciel se 'n vola, e del bello commosso alla parola che
TAVOLOZZA
culla; e quando esce di casa a far mazzetti della viola sui margini odorosa, e a sospirar nei placidi boschetti il dì che intrecci ghirlanda di sposa: non
TAVOLOZZA
pelago scatenasi, e placido e giocondo il tuo disco s'innalza e irradia il mondo! Ed io ti amai sul piano, ti amai, luna, sui monti, e nel cupo fragor
TAVOLOZZA
Oh bello è pure, al soffio dell'aura mattutina, il Corso, ove s'esercita la boria cittadina quando sui tetti e i platani da lunge il sol si specchia
TAVOLOZZA
galleggia sui marosi del chiaro orizzonte, e, coi raggi scherzando, passeggia sulla cresta bizzarra del monte. O capanne, fra i larghi oliveti
TAVOLOZZA
s'avvicina il giorno; nei colmi nappi un'anima s'asconde; versate, amici, e danzatemi intorno e brune e bionde! Buia è la notte, e miagolan sui tetti come
TAVOLOZZA
la casa adorata, nascondono l'onde la preda aspettata; sperando vegliarono, sperando pregár : il sole già librasi sui solchi del mar! E lungo il mar