TAVOLOZZA
spettatore. Il somaro che innalza i caldi lai spiri dagli occhi un'aria sofferente qual di chi spera, e lieto non fia mai: poi quando la tua tela mi darai
TAVOLOZZA
avea la mesta, né amor d'amiche la povera tosa; ella era brutta, e in cenci avea la vesta ... qual giovin mai l'avrìa menata sposa? Vedea le forosette in
TAVOLOZZA
Oh ditemi il segreto, erranti stelle, dei vostri eterni palpiti! Qual desio vi commove il petto ardente, quale amor, nella bruna aura tranquilla, vi
TAVOLOZZA
giorno, oh fiore! Povero amore! Sì puro e fervido come finì! Qual era il nome, quale il cognome, di quel fior perfido d'oblio forier ? ... Egli era un
TAVOLOZZA
fraterna che gigante qual fu, tornerà! E or salpando alla bella contrada vi sian facili i venti del mar; noi sappiam che a far breve la strada vi fia
TAVOLOZZA
, quand'esco coi figliuoli alla campagna; ma quell'ora di pace, ahi come vola! Qual tristezza maggior non m'accompagna poi fra le chiuse mura!- Povero
TAVOLOZZA
, dentro il feretro passò! Una sposa mi mostrarono più di ogni altra seducente, e allo sposo sorridente qual chi molto e a lungo amò ... Così bella
TAVOLOZZA
pioggia; or chi mi parla, è un logoro libro d'antica foggia: - Giovinetto, che guardi e sospiri, qual speranza ti ride nel cor? Tarpa l'ali de' lunghi