TAVOLOZZA
Metti un gaio color sul tuo pennello, e dipingimi un cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di un praticello, un somarello - che canti
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giovane soldato, poi venne un prete ... poi vidi un altare ... Madre, madre, il becchin l'hai congedato? -
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raccomanda. Si comincia a educare il gatto o il cane con cento schiaffi, ed un soldo di pane, poi si contano travi e casseruole, poi sospinta la serva alle
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richiedergli di tanto e tanto amor ... Poi, bardo estinto, un ultimo sospiro accoglierò, per ringraziar l'artefice che la cassa inchiodò, e alla
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; - Eh via - le dissi - vien, vieni a cenare, io stesso poi ti voglio confessare, e se vedrò che mi vuoi bene assai, assoluzione e baci in copia avrai; ché
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fanciullo pallido e sparuto alle dolci anelavo aure dei campi, e avrei pei gioghi del Sempion venduto e Troia e il suo cantore. Ma poi ch'io vidi l'uom
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nocchiero, ti dirà se di pioggia è foriero quel vapore che al sole fa vel. Vieni meco: io ti voglio alla riva per mostrarti l'immenso oceàno, e poi
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rivedi i cavalletti che abbellano la tua stanza romita, e come lieto ai muri prediletti appendi la tua preda, al mar rapita! Poi come è dolce raccontar
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paura. La barba del pontefice Clemente, ditelo voi, non vi par troppo oscura? ... E quella faccia di donna languente è tipo superiore alla natura! Poi
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? Brilla, brilla infedele, e cerca intorno una fiammella di gentil fanciulla! E poi con lacci che ti presti il cielo, a te per sempre annodala; sciogli le
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imbroglio, ma voglio stringerti strozzarti al cor! Quando poi stanco sarò del bianco tuo sen, del morbido tuo folto crin; quando al tormento del
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guatarmi colla faccia arcigna e dura: guardò poi la mia pittura e partì senza parlarmi: al risvolto di una via sghimbiò lesto, fuggì via ... io ne vidi
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in città. Dal dazio, ove scroccarono, tremando, la dogana, poi che i vietati viveri levár dalla sottana, le scaltre serve corrono al ganzo servitore
TAVOLOZZA
! un altro volume mi dice, vivi e alterna i tuoi canti felice! Il tuo spirto dal corpo spiccato, poi che i liberi cieli ha adorato, un volante augeletto
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pochi soldi appena, ed una scarsa cena! Pur son felici, e al mendico cantore regalano, passando, un pesciolino. Poi, quando il sole è fervido, seduti