TAVOLOZZA
Oh ditemi il segreto, erranti stelle, dei vostri eterni palpiti! Qual desio vi commove il petto ardente, quale amor, nella bruna aura tranquilla, vi
TAVOLOZZA
poneansi al crine fra i vezzi, fra le trine e gemme e perle e corone immortali di fiori artificiali ... ed io già in petto avea l'onda dei versi, e gli occhi
TAVOLOZZA
, già in uggia tanto, incanutito e sofferente e stanco, l'antica bile mi fuggì dal petto, e fissai mestamente il suo crin bianco; egli abbracciommi
TAVOLOZZA
! la tua sembianza suscita e lo schifo, e l'orrore! Se in petto avessi un pallido baglior della tua fé, si spegnerebbe, o lurida figura, innanzi a te
TAVOLOZZA
il raggio del sol scendermi in petto, e scaldar fibre sconosciute ancora; - giganti, il vostro mistico balletto ama la nota flebile o sonora? Volete le
TAVOLOZZA
! Conta l'ore coi baci e i bicchier; la bottiglia ed un candido petto, ecco il nume, ecco il culto, ecco il Ver!- - Ahimè! ho libato al calice dei
TAVOLOZZA
, oblia la lontananza, e nel petto gli cantano la fede e la speranza!
TAVOLOZZA
battono il petto, se possa aver grazia l'incerto peccar! - E intorno rispondono le note del mar. - Se a mille i prigioni le reti daranno, se eletti, se