TAVOLOZZA
Oh chi dirà la gioia che sentii stamattina volar dal labbro d'una contadina! Scendea dalla montagna in sottanetta bianca, cantando a tutta gola una
TAVOLOZZA
risponda. - Eh, che mai fa ? - Dipingo. - Oh bello, oh bello! ... - Ma come ? - Come posso. - E cosa ? - L'onda. - L'onda del mar? ... ci metta anche un
TAVOLOZZA
Oh tesor negli scrigni giacenti, oh dovizie all'azzardo diffuse, e cui spesso sbadata profuse una man che ignorava il dolor! Oh metallo alle belle
TAVOLOZZA
- Sulla porta dell'ospizio, dove usciste in lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera? Oh narrate di che palpiti
TAVOLOZZA
Oh ditemi il segreto, erranti stelle, dei vostri eterni palpiti! Qual desio vi commove il petto ardente, quale amor, nella bruna aura tranquilla, vi
TAVOLOZZA
Oh non passate mai, plebi frementi, femmine folleggianti in carnevale, cori festosi e musiche plaudenti, non passate dinnanzi all'ospitale! Lasciate
TAVOLOZZA
Dio promise, in questo oh grande e buono! a chi avrà molto amato, il suo perdono! -
TAVOLOZZA
vedovo vide di un fior; scandalezzata, l'innamorata condusse subito dal confessor. E minacciato dal padre irato il cor del giovane s'ingelidì ; oh
TAVOLOZZA
della cattedra l'odore, risento il gelo delle vaste scuole, e riveggo il bidello e il professore. . . Oh memoria crudel, spina del cuore! E dove sono il
TAVOLOZZA
rammentate che l'april, se infiora tutto nei campi, lascia fredda e scura l'alma che gli alti suoi misteri ignora e del bello alla fiamma non si appura. Oh
TAVOLOZZA
. - Guarda la barca di compar Clemente che s'è annegato pescando corallo! - Ve', ve', il giardino qui dell'Intendente! - Oh ma non scriva, no, quel muro giallo
TAVOLOZZA
mi risana? Oh non più, madre, medicine amare, stanotte io feci un sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare; un bel sogno ... era un
TAVOLOZZA
, ti dieder la culla gli iberici lidi? Quegli occhi più fulgidi dell'aurea cornice, oh dimmi se resero un uomo felice! Di nacchere e ghitarre oh ardor
TAVOLOZZA
il corpo morì! Ve' che notte, che venti, che gelo, ve' che cenere al tuo focolar! Oh non pensa ai misteri del cielo, corri invece una donna a cercar
TAVOLOZZA
volo degli anni, sconfitte immagino e disinganni, dopo il divino premio, promesso quel dì che all'Arte ho dato il primo amplesso! Oh come parvemi piana
TAVOLOZZA
scena amara ; oh illusïon perdute, oh telescopio mutato in microscopio! Vedrai che nebbia ci copria la vista in quell'età sprovvista, povera età, del
TAVOLOZZA
core, volesse dirmi: - Oh quanti nuovi lidi, quanta stesa di cieli e di marine, tu vedesti, e pur giovane sei tanto! Ed io? ... dei grami dì già
TAVOLOZZA
conforta i vecchi dì. Se ... ma tremi o musa? debole, tanto inver non ti credeva ; che? tu pur se' figlia d'Eva, e tu lagrimi così? Oh all'inferno e pianti
TAVOLOZZA
sole! Quanti fantasmi nel cervel dispersi, che musica di forme e di parole! Oh sorridete, sedicenni amanti, pallide di languore e di piacere; o eroi
TAVOLOZZA
Oh bello è pure, al soffio dell'aura mattutina, il Corso, ove s'esercita la boria cittadina quando sui tetti e i platani da lunge il sol si specchia
TAVOLOZZA
Spesso una voce incognita mi dice: - O giovinetto, perché dolente hai l'anima, e pallido l'aspetto? Di desidèri inutili, oh, non ascolta il grido
TAVOLOZZA
insetti, appaion lunge ai veleggianti cari. Alla mesta famiglia che al lido ste' in attesa lungamente della diletta gente, oh come dolce è il giorno, e il