TAVOLOZZA
Versate amici il nettare divino! Bruna è la notte, e la face scintilla: spumeggi in cor coll'ispirato vino la musa brilla! Splende la face e
TAVOLOZZA
notte in breve si farà più bruna: forse al varco ti attende un traditore, e cadran tue speranze ad una ad una, come le foglie d'appassito fiore. Se
TAVOLOZZA
eterea, oh a te, dall'alto, cui di notte agogno, una ultrice tempesta urli sul viso e spenga col tuo raggio ogni mio sogno!
TAVOLOZZA
il cupo aspetto, tutta notte, accanto al letto! Avignone, maggio 1858.
TAVOLOZZA
indugia a pregar nostro Signore, che, quando il sol ci illumina, ti tenga in paradiso, perch'io solo di notte amo il tuo viso! Interlaken, luglio 1857.
TAVOLOZZA
, asciugate in una notte, son sorrisi al nuovo dì! Sù, coraggio, o musa pallida, vieni meco al cimitero; ve' di croci il campo è nero, e siam soli in
TAVOLOZZA
potenza magica tutta spenta non è: se vengo a farti visita sogno la notte a te! - - O fiero soldato che impugni la spada, è orgoglio sprecato, nessuno a
TAVOLOZZA
il corpo morì! Ve' che notte, che venti, che gelo, ve' che cenere al tuo focolar! Oh non pensa ai misteri del cielo, corri invece una donna a cercar