TAVOLOZZA
L'ho visto il quadro ... è bello, è sorprendente! Che gagliardo color, che forma pura! ... Però nel fondo non capisco niente, e l'argomento mi mette
TAVOLOZZA
fiano servi, facchini, o pizzicagnoli, fabbri, arrotini : arti tranquille, in cui perito è l'uom che mai non si è tagliato un dito. Ed io? nel fervido
TAVOLOZZA
Dea, quest'anima sperando, a te volgea! Come sei bella, o luna, quando il viso ti specchi nel mite tremolio della laguna; come bella, fra i pallidi
TAVOLOZZA
delle forme belle, sanno i tesori che nel cor celate!
TAVOLOZZA
- Levatemi le coltri! ... è maggiorana, che bisogna piantar nel mio giardino Ascolta ... a festa suona la campana ... ma che fa qui in un angolo il
TAVOLOZZA
consiglia a oscillar sì dolcemente? Forse è ver che di voi guida cìascuna, quaggiù nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A noi l'antica
TAVOLOZZA
, ritrosa romana, al par delle statue di piazza Fontana? Ch'io vada pescandoti, per darti la cena, nel nostro naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi
TAVOLOZZA
braccio agli antecristi! Giusti, compagno incomodo, dà nel fianco a Marini, Manzoni inconsapevole sostiene Niccolini ; sotto que' vetri sparvero
TAVOLOZZA
sentimento, colla materia Dio porrà fin ... la stanza, o Lena, di fiori piena, sarà l'emporio d'ogni color, e allor nell'abito o nel soprabito, Lena, mi
TAVOLOZZA
Datemi un nappo, datemi dei versi; le imposte aprite, entrino i venti e il sole: quanti fantasmi nel cervel dispersi! Che musica di forme, e di
TAVOLOZZA
dell'arte amori coronati di fiori: siete larve abbaglianti e ingannatrici! O fuggito alle infamie del mondo, vola, vola, ti bea nel sereno, coraggioso
TAVOLOZZA
, un tuo detto nel cor! Mediterraneo, giugno 1860
TAVOLOZZA
, raggrinzato, come il naso di un chinese, strano pur nel suo paese. Con tai passi venia avanti da raggiungere uno struzzo, seminando un certo puzzo di tabacco
TAVOLOZZA
i tuoi canti, o giovine, vivi nel lieto oblio; non valgon templi olimpici un tugurio natio. A te divine musiche cantano i tuoi vent'anni, rose educar
TAVOLOZZA
Iddio, che m'accende l'ingegno, qui, nel core che il bello innamora! ... Del Signor questo è il tempio più degno! Bordighera, giugno 1861.
TAVOLOZZA
appar nel piano interminato; solo un tempio romano, ove facella più di vestal da secoli non splende, e ai sacrifici l'augure non scende, innalza
TAVOLOZZA
nel loro inferno! Brindisi ad essi, e agli angeli dei cielì, brindisi al sole, e agli astri pellegrini, brindisi al mare, al fulmine, e agli steli dei
TAVOLOZZA
, e io lasciando i pennelli con dispetto il guatai torvo e bieco. Ché all'entrar suo mi rientrò nel core tutta la noia dei passati inciampi, quando
TAVOLOZZA
nel vino affogheremo le mie ciancie e il tuo dolor!
TAVOLOZZA
; ecco frati, e suore, e preti, cui nel volto ancor si legge la nequizia che fu legge per le plebi di altri dì! - O bruna fanciulla che sempre sorridi
TAVOLOZZA
mar! Che flebile armonia tra la spuma del mar fosforescente: che amor, che leggiadria, nel pelago al lunar raggio lucente! La volta è pur serena, la