TAVOLOZZA
Primi rancori, puerili pianti, capitomboli miei sul pavimento, rabbuffi delle serve intolleranti, e fiabe delle mie notti sgomento; giocatoli
TAVOLOZZA
- Sulla porta dell'ospizio, dove usciste in lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera? Oh narrate di che palpiti
TAVOLOZZA
al mattino un puro gelsomino; quando, coll'alba, discendean, sull'ali dei sogni, a' miei guanciali, palpiti strani e idoleggiate torme di seducenti
TAVOLOZZA
vecchio! - ed io fui crudo tanto da attristargli la già misera vita ? ... Sù, versi miei, seguitelo per via, ditegli voi, che col greco è svanita ogni
TAVOLOZZA
ignobile, dell'arte innamorato, perché, campione inutile, lascerò lo steccato? Della prima battaglia è il giorno! io mi ci affido ... ma i versi miei
TAVOLOZZA
altrui la quiete, e il sonno ... i miei scaffali vegliano ed io qui resto ad ascoltarli intento! Come fauci di cantanti che si muovono su e giù, or si