TAVOLOZZA
susurrano intorno i campi e il mare, egli diventa il mio unico altare!
TAVOLOZZA
Quando scendo alla riva del mare lungo il lido di sabbia minuta, ove tragge la barca sparuta il nocchiero che all'alba tornò; o fanciulla, vien meco
TAVOLOZZA
nel loro inferno! Brindisi ad essi, e agli angeli dei cielì, brindisi al sole, e agli astri pellegrini, brindisi al mare, al fulmine, e agli steli dei
TAVOLOZZA
cencioso ferraiuol turchino, o urtato in fallo il nano che canta i salmi al muro del cammino; e Dio, travolto in collera, forse soffiò sul mare, e
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note indefinibili che han le campagne e il mare. Io, come un uomo celibe, che per passar la festa esce all'aperto, e in ozio vagando alla foresta coglie
TAVOLOZZA
natura. Sì, amico, lascia correr l'acqua al mare, lascia i bimbi sognare, giungeranno piangendo alla ragione; lascia che dolci e candide persone schiudan