TAVOLOZZA
della cattedra l'odore, risento il gelo delle vaste scuole, e riveggo il bidello e il professore. . . Oh memoria crudel, spina del cuore! E dove sono il
TAVOLOZZA
- Per la deserta strada, o viaggiatore, dove t'affretti ai raggi della luna? una madre lasciasti, il genitore e sposa e bimbi, per cercar fortuna? La
TAVOLOZZA
- Sulla porta dell'ospizio, dove usciste in lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera? Oh narrate di che palpiti
TAVOLOZZA
Son solo: il portico dell'osteria mi manda i cantici dell'allegria, qui, dove mesto tra stranie mura, penso alla incerta e fosca età ventura. Quei
TAVOLOZZA
tutto è qui? No: libro infame, l'anima sento fremermi in petto, e confidente il termine del mio galoppo aspetto! Ma chi mi dice dove, e di che tempre