TAVOLOZZA
Primi rancori, puerili pianti, capitomboli miei sul pavimento, rabbuffi delle serve intolleranti, e fiabe delle mie notti sgomento; giocatoli
TAVOLOZZA
chiesa cattolica perdonar, nella quiete, il puzzo delle esequie, e il brontolìo del prete!
TAVOLOZZA
Ma chi di voi parlerà… degnamente, osterie che i pittor ricoverate? Delle vostre cucine è nume un niente frammisto di cipolle e di patate! Sognate
TAVOLOZZA
delle forme belle, sanno i tesori che nel cor celate!
TAVOLOZZA
, o Pio, che il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto delle madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà!
TAVOLOZZA
bimbi sgozzati i gatti amanti; cantiam, cantiam gli sprigionati petti. le treccie erranti, le tese braccie delle danzatrici! Splende la face, amiamoci, e
TAVOLOZZA
, ritrosa romana, al par delle statue di piazza Fontana? Ch'io vada pescandoti, per darti la cena, nel nostro naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi
TAVOLOZZA
lattai dalle cascine, che la sera amoreggiano le fulve contadine, mentre ai bifolchi narrano, raccolti nelle stalle, l'ardor delle cavalle che trottano
TAVOLOZZA
dell'uom volgare, senti l'ingiurie, che rimbalzando già cedono al baston l'aspro comando! Addio tripudio delle canzoni, si pensi a tergere le contusioni
TAVOLOZZA
tempeste, belle al mite sospir delle calme! - - Sacerdoti! alle turbe infelici predicate i miracoli vieti, e di ceri e dorate cornici fate addobbo alle
TAVOLOZZA
la compagna appar! Portan la vela lacerata ai venti, come stendardo che in battaglia erró; portano remi e canapi stridenti, che il nerbo delle braccia
TAVOLOZZA
coll'usato affetto e mi sedette accanto. Poi mi narrò de' suoi lunghi malanni e delle pene della famigliuola; sentirsi affranto e avvelenato ormai dall'afa
TAVOLOZZA
Tele antiche, io vi saluto, che dall'arte profumate, qui vivete, come mummie delle razze trapassate!- Ecco appeso alle pareti lungo stuol di
TAVOLOZZA
libra a tergo di ogni donna, che al fruscio delle perle e della gonna nascoso entro la chioma, è il solo amante, e ambizion si noma. Il solo amante
TAVOLOZZA
: i tesori degli omeri nudi, delle chiome cosparse di fior! Oh divini di Venere ludi quando Bacco le avviva i color! Ama, e bevi, gentil giovinetto