Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 38 occorrenze

TAVOLOZZA

calpesti, e vetri infranti, alfabeto del mio labro tormento, schiaffi delle maestre, e pensi erranti sui scartafacci, ancora io vi rammento. Fiuto ancor

TAVOLOZZA

Sù, la vostra canzone intonate bruni figli del lido ridente, e nell'alto la barca guidate, che già brilla la luna nascente. Già la luna nascente

TAVOLOZZA

Spesso i sogni che all'anima son belli, ti aleggiano d'intorno al primo albore, quando fuor del verone i mesti augelli sospirano del cielo il

TAVOLOZZA

vedovo vide di un fior; scandalezzata, l'innamorata condusse subito dal confessor. E minacciato dal padre irato il cor del giovane s'ingelidì ; oh

TAVOLOZZA

non mi vedete alla chiesetta, non paventate l'ira del Signore: non è incenso o latin che lo diletta, ma il profumo, ma l'estasi del core! E il mio cor

TAVOLOZZA

Quando scendo alla riva del mare lungo il lido di sabbia minuta, ove tragge la barca sparuta il nocchiero che all'alba tornò; o fanciulla, vien meco

TAVOLOZZA

mar! Che flebile armonia tra la spuma del mar fosforescente: che amor, che leggiadria, nel pelago al lunar raggio lucente! La volta è pur serena, la

TAVOLOZZA

Quando muoiono i fiori ai davanzali, e quando i vetri la nebbia accarezza, e le rondini in mar battono l'ali, e del negro fanciul di val Vegezza il

TAVOLOZZA

Ma bello è quando parlano, seguendo del pennello la corsa affaccendata, e fra loro in famiglia discorrendo, di tutti i casolar della borgata. - To

TAVOLOZZA

ignudo, come una compra femmina, o il conio di uno scudo? Ma tu, da culla a feretro lasci un sol dì il mantello? Ardisci mostrar l'indole del cuore e del

TAVOLOZZA

paura. La barba del pontefice Clemente, ditelo voi, non vi par troppo oscura? ... E quella faccia di donna languente è tipo superiore alla natura! Poi

TAVOLOZZA

le lagrime dei primi disinganni; del bisogno la maglia non ti comprime il cuore, che eterna, puro e vergine, l'inno del primo amore. Ah! chiudi le

TAVOLOZZA

risponda. - Eh, che mai fa ? - Dipingo. - Oh bello, oh bello! ... - Ma come ? - Come posso. - E cosa ? - L'onda. - L'onda del mar? ... ci metta anche un

TAVOLOZZA

dell'arte amori coronati di fiori: siete larve abbaglianti e ingannatrici! O fuggito alle infamie del mondo, vola, vola, ti bea nel sereno, coraggioso

TAVOLOZZA

- O del mio mesto april rondine cara, vieni a volar nella stanzetta mia, quando l'arte, di amplessi ahi! troppo avara, del disinganno vittima mi

TAVOLOZZA

età divinatrice questa speranza del poeta invia. Se fallace non è, deh stella amica del mio pensoso spirito, che fai lassù, dacché lasciai la culla

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chiesa cattolica perdonar, nella quiete, il puzzo delle esequie, e il brontolìo del prete!

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del brando; qui pregár forse gli ultimi tribuni, dalla vendetta dei barbari immuni, tra l'arse insegne e i figli insanguinati, i dolci lari - quando

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che canta la divina melode all'infelice: col Cherubino della fede santa. Ahi! se i fantasmi del gioir superno turba la vostra voce insultatrice

TAVOLOZZA

La mia ganza, una bimba assai devota, e credo, a molti parroci ben nota, venne a narrarmi, tutta addolorata, l'ira del prete che l'ha confessata

TAVOLOZZA

Dante, di Virgilio cercando l'avel, ben trovava uno sempre il sembiante dei fratelli, e il sorriso del ciel! Sol cambiava divisa lo sgherro che spiava il

TAVOLOZZA

del diman si nota, e sulle labra vien la canzonetta!

TAVOLOZZA

gli eventi agli amici del tuo viaggio lontano, e innamorarli dei lidi ridenti! E quando, solo al tuo lavor, la mano trascorre, e vola il cuore, ancor

TAVOLOZZA

rammentate che l'april, se infiora tutto nei campi, lascia fredda e scura l'alma che gli alti suoi misteri ignora e del bello alla fiamma non si appura. Oh

TAVOLOZZA

hai teco un rimario, viaggiatore?… - Ove fuggisti, o mio lepido umore, in che borgo ho smarrite le parole? Sì, al focolar del prima albergatore, sento

TAVOLOZZA

: quanti pianser, ma tardi, la negletta povertà lieta del paterno suolo!

TAVOLOZZA

, o Pio, che il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto delle madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà!

TAVOLOZZA

cuocere lo stanno! Mostrami a nudo sotto i rai tepenti le vedove languenti, poveri fior che inaffiano l'infranto stel, che rinasce coll'umor del pianto

TAVOLOZZA

il raggio del sol scendermi in petto, e scaldar fibre sconosciute ancora; - giganti, il vostro mistico balletto ama la nota flebile o sonora? Volete le

TAVOLOZZA

beviamo; è dolce sussurrar fra nappi e amici : fanciulla, io t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a vederla, la schiera delle amanti è più gentile

TAVOLOZZA

fanciullo pallido e sparuto alle dolci anelavo aure dei campi, e avrei pei gioghi del Sempion venduto e Troia e il suo cantore. Ma poi ch'io vidi l'uom

TAVOLOZZA

primavera il giardin, la cameretta! E direte: Auretta tiepida, del Signor sei messaggiera; spunti, auretta, il giorno estremo, noi lassù ci incontreremo!-

TAVOLOZZA

avessi la voglia di farti arrossire, fanciulla, dicendoti la prosa del vero: - Ho d'oro penuria, son grullo se spero. -

TAVOLOZZA

tuoi veli! Te fra le viti e i gelsi del mio suolo natio, fanciullo io vidi e ad astro mio ti scelsi; fosse felice o in lagrime, da quel giorno, o mia

TAVOLOZZA

, garrule del monte abitatrici, e i mandriani intuonano a bassa voce i canti, che le greggie vaganti chiamavano all'ovil ; ed ecco, ecco le vittime

TAVOLOZZA

la via! Come la gloria poco restia, e fida ancella del mio pensiero la man che tenta riprodurre il vero! Ma dall'immagine che in me si cela

TAVOLOZZA

conforti priva ... Finché, un bel dì, la fervida crestaia la gonna sdegnerà dell'operaia, e spariran, di un ricco al nuovo affetto, i regali e l'amor del

TAVOLOZZA

sbadato ai margini un mazzolin di fiori, e fa un pazzo miscuglio di forme e di colori: qui fuggendo i papaveri dei greci e dei latini, raccolsi del

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