TAVOLOZZA
, che il calice pieno hai gettato alle spine del suol! Or, dal cielo, tu, artista giocondo, alle tele incompiute sorridi, e dell'arte degli uomini ridi
TAVOLOZZA
volo degli anni, sconfitte immagino e disinganni, dopo il divino premio, promesso quel dì che all'Arte ho dato il primo amplesso! Oh come parvemi piana
TAVOLOZZA
innamorata, e di me più mendica!- Il giovinetto comprerà la vesta, perché la sorte degli amanti è questa; oblierà vedendola giuliva il focolar ch'ei di
TAVOLOZZA
fiori al crine degli amanti ponean donne latine, e barcollava in mezzo all'orgie doma la vetustà di Roma. Or sulle basi e i capitelli immani, e fra i
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gelosie di mestiere, e vivono in famiglia codice e canzoniere. Vi son volumi fracidi dei secoli passati, dal tabacco degli avoli dipinti e consacrati, vi
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davanti a un'altra stola potrà dare un altro anel; più il riccone invecchia e al parroco sospirar fa i bruni arredi, più la rabbia degli eredi gli
TAVOLOZZA
, inconsci villici parlan di gelsi e viti, e degli armenti aviti, e dei pruneti in fior! E intorno a lor, corteggio quasi di antichi amici, belan le capre