TAVOLOZZA
Metti un gaio color sul tuo pennello, e dipingimi un cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di un praticello, un somarello - che canti
TAVOLOZZA
Spesso i sogni che all'anima son belli, ti aleggiano d'intorno al primo albore, quando fuor del verone i mesti augelli sospirano del cielo il
TAVOLOZZA
, sparisce il cielo, e schiudesi l'inferno!
TAVOLOZZA
Un cielo grigio, una mesta campagna che uniforme svanisce all'orizzonte, un placido canal che l'accompagna, e qualche donna che scende alla fonte
TAVOLOZZA
vola, no, libera in mezzo al cielo, ma preme il suolo, e a colmo di sventura, la madre ha accanto che le abbassa il velo, e la dilunga ognor dalle
TAVOLOZZA
il gennaio malinconico rammentate, quando il cielo era bigio, e al letticciuolo vi assalia la nebbia e il gelo! Rammentatevi le lagrime che spargeste
TAVOLOZZA
? Brilla, brilla infedele, e cerca intorno una fiammella di gentil fanciulla! E poi con lacci che ti presti il cielo, a te per sempre annodala; sciogli le
TAVOLOZZA
, che il calice pieno hai gettato alle spine del suol! Or, dal cielo, tu, artista giocondo, alle tele incompiute sorridi, e dell'arte degli uomini ridi
TAVOLOZZA
Ecco una landa solitaria e bella come la speme di un morente. Il cielo è di un vivido azzurro e senza velo; contadina che spigoli sul prato, né carro
TAVOLOZZA
il corpo morì! Ve' che notte, che venti, che gelo, ve' che cenere al tuo focolar! Oh non pensa ai misteri del cielo, corri invece una donna a cercar