TAVOLOZZA
inespugnabile, mia bella trinciera? Che filtri, che spasimi fan d'uopo al tuo cuore, perché mi rimuneri di un raggio d'amore? Vuoi dunque ch'io lagrimi
TAVOLOZZA
becchino? Deh, profumami, madre, il moccichino coll'olezzo dei colli, e la sottana dammi ch'io vi ricami un fiorellino ... ma il vecchierello ov'è che
TAVOLOZZA
. Uscir? ... di fango sono un mar le strade, e le mie scarpe han l'aria miseranda; che cesserà, l'oste mi persuade, e ch'io pazienti ancor mi
TAVOLOZZA
vivi ancora, o vi dice : è l'ultim'anno ? Quest'auretta carezzevole, vecchierelli, vi innamora, o vi strazia col pensiero ch'ella è muta in cimitero? Oh
TAVOLOZZA
, se pur sogna i placidi beni di quiete porte, ch'io vo' cangiar la mia colla sua sorte digli, fanciulla bella; egli sarà pittore, ed io sarò nocchiero
TAVOLOZZA
innamorata, e di me più mendica!- Il giovinetto comprerà la vesta, perché la sorte degli amanti è questa; oblierà vedendola giuliva il focolar ch'ei di
TAVOLOZZA
fanciullo pallido e sparuto alle dolci anelavo aure dei campi, e avrei pei gioghi del Sempion venduto e Troia e il suo cantore. Ma poi ch'io vidi l'uom
TAVOLOZZA
. Ella alle eterne pagine, bimbo, mi innamorava, e vi ponea per indice i fior ch'io le donava; ma l'ava santa è in polvere, i fior sono avvizziti, e della
TAVOLOZZA
, larve di capo astratto, e il libro mio testifichi ch'io non ci credo affatto: schiusi la porta: e agli uomini, girovago cantore, vengo a tentar di
Accademia della crusca
