TAVOLOZZA
La mia ganza, una bimba assai devota, e credo, a molti parroci ben nota, venne a narrarmi, tutta addolorata, l'ira del prete che l'ha confessata
TAVOLOZZA
- A messa mi volete alle sett'ore? No, guardate lassù che amena vetta! Domani io sarò là sul primo albore, a cogliere per voi timo e violetta. E se
TAVOLOZZA
Pensate a un uom, prigione alla locanda, con una pioggia che a torrenti cade! Se costui Cristo al diavolo non manda É paura d'entrambi che lo invade
TAVOLOZZA
al mattino un puro gelsomino; quando, coll'alba, discendean, sull'ali dei sogni, a' miei guanciali, palpiti strani e idoleggiate torme di seducenti
TAVOLOZZA
Oh chi dirà la gioia che sentii stamattina volar dal labbro d'una contadina! Scendea dalla montagna in sottanetta bianca, cantando a tutta gola una
TAVOLOZZA
- O del mio mesto april rondine cara, vieni a volar nella stanzetta mia, quando l'arte, di amplessi ahi! troppo avara, del disinganno vittima mi
TAVOLOZZA
consiglia a oscillar sì dolcemente? Forse è ver che di voi guida cìascuna, quaggiù nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A noi l'antica
TAVOLOZZA
Una mesta mi additarono giovinetta a brun vestita, e mi dissero: - É la Rita che ha perduto il genitor! - Pochi mesi sorvolarono, la rividi in una
TAVOLOZZA
potenza magica tutta spenta non è: se vengo a farti visita sogno la notte a te! - - O fiero soldato che impugni la spada, è orgoglio sprecato, nessuno a
TAVOLOZZA
ignudo, come una compra femmina, o il conio di uno scudo? Ma tu, da culla a feretro lasci un sol dì il mantello? Ardisci mostrar l'indole del cuore e del
TAVOLOZZA
il nome dei compagni suoi: scusatemi, dei vizii è la brigata, che per danzar dimenticaste a casa; e è la virtù di gigli incoronata, quella che entrar
TAVOLOZZA
sui balcon sorridono le matrone galanti, e i giovani eleganti stan pallidi a russar: è questa l'ora; o amabili compagni, è questa l'ora; coll'arte
TAVOLOZZA
fanciulle amanti, alle meste fedeli, alle incostanti, alle errabonde femmine infelici di sposi cacciatrici, a quelle che trovato uno ne hanno, e a
TAVOLOZZA
, son semplici ancora, ché del mondo non vider finora che quest'acque, e le stelle del ciel! E se fermo a un timon neghittoso troverem qualche vecchio
TAVOLOZZA
venuti a far lieta Milano messaggier di concordia e di fé! Ah si stringan le destre, ché eterna questa pagina al mondo starà; e si ingemmi coll'arte
TAVOLOZZA
tenebrore. La tua vergine allora, in abbandono, ti stringe il core che di gioia piange, e, innebriato, ti risvegli al suono della pioggia che a' tuoi vetri
TAVOLOZZA
- No, mia diletta, non ho più quattrini, per mutarteli in nastri e in cappellini: siamo a Natale, e le mie due sorelle aspettano un mio dono a farsi
TAVOLOZZA
al ciel! Quando il vecchio oceàno i vecchi amori lento alterna alla spiaggia, e stanco par: quasi amante assopito ai primi albori, e a cui men bella
TAVOLOZZA
braccio agli antecristi! Giusti, compagno incomodo, dà nel fianco a Marini, Manzoni inconsapevole sostiene Niccolini ; sotto que' vetri sparvero
TAVOLOZZA
Dea, quest'anima sperando, a te volgea! Come sei bella, o luna, quando il viso ti specchi nel mite tremolio della laguna; come bella, fra i pallidi
TAVOLOZZA
Ma ritornato dalla lunga gita alla casa paterna, a' tuoi diletti, d'alme memorie l'anima arricchita, e la valigia piena di abbozzetti: come lieto
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angelo che seco a un muto invito s'assida al focolar, dolce è l'aspetto!
TAVOLOZZA
transita nel mio pennello? Il fiume pieno straripa, vola, e avrà saldo confin l'anima sola? Ma che! cominciano a bestemmiare ? ... Senti i propositi
TAVOLOZZA
soltanto lasciasti una stanzetta, un davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o un cane che ti aspetta, cedi al mesto pensiero, e torna a volo
TAVOLOZZA
- Levatemi le coltri! ... è maggiorana, che bisogna piantar nel mio giardino Ascolta ... a festa suona la campana ... ma che fa qui in un angolo il
TAVOLOZZA
i tuoi canti, o giovine, vivi nel lieto oblio; non valgon templi olimpici un tugurio natio. A te divine musiche cantano i tuoi vent'anni, rose educar
TAVOLOZZA
, o Pio, che il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto delle madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà!
TAVOLOZZA
battello. - Il tuo, no, il mio che azzurri ha remi e sponda. - Ma del quadro che fa, lassù a Milano? - Al prossimo di buona volontà lo vendo come
TAVOLOZZA
beviamo; è dolce sussurrar fra nappi e amici : fanciulla, io t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a vederla, la schiera delle amanti è più gentile
TAVOLOZZA
Il lungo e magro professor di greco, che quasi odiar mi fece il divo Omero, fu stamane a vedermi al mio studietto. La tavolozza mia si tinse a nero
TAVOLOZZA
e unguenti santi, che pareva un letamaio, e, battendo dentro il saio, il suo corpo roso e cotto dava il suon di un vaso rotto. Si fermò ... prese a
TAVOLOZZA
dando il braccio a sedicenni amanti, pallide di languore e di piacere, orsù, apparite, o ciclopi, o giganti, e danzatemi intorno al tavoliere! Sento
TAVOLOZZA
possenti Mani, e troveresti in mezzo ai sassi, a caso frugando, forse di un olimpio il naso, che greco artista sculse e dei circensi fiutò votivi