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tratto in tratto passavano tra quella miseria signori vestiti di spolverine eleganti, preti, signore con grandi cappelli piumati, che tenevano in
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così tra la burla e la vanteria, con dei gesti da attore, stando in piedi, e che terminava sempre facendo un frullo con le dita e una piroetta sopra un
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addormentati sul servo, degli uomini che trincavano soli, in disparte, dei giovanotti che andavano in volta, tra la folla, con dei musi di cani da caccia
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cucine con le gamelle colme di minestra tra le mani, per andarsela a mangiare in pace ai loro posti: alcuni, facendo prodigi d'equilibrio, ci
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marinaio, un barbone di frate cappuccino, impassibile tra quel cianìo, come una statua in mezzo a un girone di vento. - Ma se non ci capisco nulla
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tutti e due quasi ad un punto nelle sartie, erano cascati sopra coperta, e l'uno aveva battuto tra le ruote del verricello, l'altro s'era andato a
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Intanto io notai tra la folla parecchi passeggieri di prima, il marsigliese, il toscano, il tenore; i quali dovevano aver l'abitudine di far delle
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costruzione dei legni; insomma da cause evitabili. Un anno sull'altro, seguivano da sei mila naufragi, tra bastimenti e barche; e, sciànotte, non
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sera innanzi i cambiamenti che s'erano fatti in quegli ultimi giorni nelle relazioni tra i passeggieri. Un'amenità! Persone che nella prima settimana
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certamente fatto una strage. Egli passeggiava tra la folla, a braccia incrociate e a capo alto, e non voleva esser fissato in viso da alcuno. Se qualcuno lo
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il supplemento, desinava in seconda ma passava la giornata fra i crocchianti del castello centrale. Era un ometto tra le due età, con la faccia rugosa
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cuccette posti l'un sull'altro, tutto intorno alle pareti e nel mezzo, e lì circa a quattrocento tra donne e bambini poppanti e spoppati, e trentadue
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, accucciati in mille atteggiamenti, in alto, in basso, su tutte le sporgenze e in tutti i buchi, coi piatti in mano, tra le gambe e in mezzo ai piedi, coi
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Galileo rese il saluto. Allora cominciò tra il piroscafo e il veliere un dialogo affrettato, che l'ufficiale traduceva a voce per noi, e che gli emigranti
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laghetto azzurro soffocato tra i monti, e lontano al di là d'ogni idea; e quel non vedere mai altro che acqua ed acqua mi faceva balenare l'orribile
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ciascuno dalla sua provincia. Erano contestazioni interminabili tra montanare testarde che ripetevano cento volte la stessa ragione con la medesima frase
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depositario della posta, egli era sul piroscafo un quissimile di pretore, che vegliava sul buon ordine e giudicava le liti che potessero insorgere tra
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mondo tra il Portogallo e la Spagna; e accanto queste parole: - Bel tempo fuori e in casa. - E difatti umore di quella moltitudine d'emigranti seguiva
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emigrante svizzero, e la sua condotta notturna era dubbiosa; ma di giorno, tra la gente, serbava una dignità d'arciduchessa, tanto più dignitosa
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più di quattrocento tra donne e bambini: non compresi nel numero gli uomini dell'equipaggio, che toccavan quasi i duecento. Tutti i posti erano occupati
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sarebbe stato il loro addio, se una disgrazia Ii avesse divisi per sempre. Ma che cosa era accaduto tra loro perchè nello stesso tempo s'odiassero a
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era una pietà veder quelle donne scendere stentatamente per le scalette ripide, e avanzarsi tentoni per quei dormitori vasti e bassi, tra quelle
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. S'impegnò tra il comandante e il vecchio chileno una discussione lugubre su questo soggetto: se il cadavere buttato in mare con un peso ai piedi
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sua strada ferrata, e sognava con piacere che avrebbe riveduto tra pochi giorni il suo povero vecchio. Tutti tenevan gli occhi fissi sulla forma di quel
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signorina di Mestre, che andava in giro con quel suo viso dolce e malinconico, e con un foglio tra le mani, a cercar oblatori a benefizio del contadino
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tanta parte del piroscafo, ingombrando noi soli, tra men di cento, quasi altrettanto spazio di quello che occupavan essi, che erano un popolo; eravamo
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discussione acre nacque improvvisamente in un angolo tra un argentino e il marsigliese, dicendo il primo, con ragione, che dall'osservatorio di Marsiglia
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suo agio, come se fosse nato e vissuto sempre là dentro, sospeso tra l'oceano e il cielo. La macchina smisurata che muove tutto è il nucleo, e la poppa
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stavo guardandoli, una donna incinta cadde in deliquio, sopra i coperchi vetrati della boccaporta del dormitorio, arrovesciando la faccia bianca tra le
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affetti lacerati e i tristi presentimenti ch'erano ammucchiati su all'aria aperta, tra quei mille e seicento figliuoli d'Italia, che andavano a cercare
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. Feci un salto fuori: da tutti gli altri camerini uscivano i passeggieri correndo, e si slanciavano su per le scale. Salii in coperta, mi trovai tra
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, singolare! quella benevolenza insolita tra i passeggieri nasceva in gran parte dal pensiero di essere tra poco liberati per sempre gli uni dagli
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passavano tra l'una e l'altra. E quell'essere in assoluta balìa d'una forza prodigiosa che non mi lasciava più libero nè il movimento nè il pensiero
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accaduto e accadesse dintorno a me. Tra gli schianti degli assiti e i mugghi del mare, sentii il pianto del bambino brasiliano e altri piagnucolii
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mi disingannai, osservando che il libro gli ballava tra le mani la più allegra danza che possa mai ballare un bicchiere di zozza nel pugno d'uno
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arrivati in America la sera dopo, forse ancora in tempo per isbarcare, e bisognava preparar le robe con comodo, e intendersi un po' tra amici e
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pochi rimasti fedeli. Tra questi notai il povero scrivano modenese, ch'era ritornato all'antica contemplazione, appostato un po' più lontano che per
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mal di mare, ne domandai notizie all'agente, che sedeva tra me e l'avvocato. Ma come! Non sapevo nulla? Avevo già la testa in America, dunque. Oh
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frutto proibito. Infine, tra poche ore ne avremmo avuto da saziarsi: due pezzi di trentotto milioni di chilometri quadrati, in forma di due belle pere
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solito, tra il garibaldino e la zia, più pallida in viso, e più sfinita che gli altri giorni; ma non più triste; anzi più accesa e più vivente negli occhi
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pezzo a rileggere un vecchio numero del Caffaro, maledicendo, tra una colonna e l'altra, ai libri, ai racconti di viaggio, alle stampe e alle conferenze
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, stracciato l'album famoso delle sudicerie, ne distribuì i fogli ai suoi compagni, i quali si sparsero tra la folla, formando altrettanti cerchi di curiosi
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dopo le otto, che era l'ora della colezione, la prua offriva l'aspetto tra d'un mercato di campagna e d'un accampamento di zingari, che avessero
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passeggieri non dormirono che quanto voleva irresistibilmente la stanchezza: verso le due dopo mezzanotte quasi tutti si svegliarono, e tra sospiri di signore
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garibaldino rimase a bordo, appoggiato al parapetto, poco lontano da me. Il vaporino si mosse. Allora tra gli emigranti, che s'erano affollati al
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pensieri sconfortanti, andai a passare un'ora sulla piazzetta, uno spazio che era dalla parte sinistra del piroscafo, compreso tra il castello centrale e
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piedestallo anche tra quella povera folla, per mostrarsi superiori alla miseria in cui son ridotti e da cui son circondati.
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spettacolo di quell'immenso piano uniforme, tanto diverso da quello angusto, rotto, intimo delle loro montagne. Si vedevano poi, tra i moltissimi ritti
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Mi diressi dalla parte dei cernieri dell'acqua dolce. La bella genovese era sempre là, col suo giubbino bianco e con la gonnella azzurra, tra il
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pagnottisti, e ricevetti tra capo e collo una guardataccia a fendente, che mi fete allungare il passo. Vicino alla boccaporta del molinello, sonava un
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