Sull'Oceano
l'aria abbattuta, e più I'aspetto di deportati che d'emigranti. Pareva che la prima esperienza della vita inerte e disagiata del bastimento avesse
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carezza fresca degli alisei dell'altro emisfero, e al solo pensarvi mi pareva di sentirmi filare due gocciole tepide giri dalle tempie. Misi il viso al
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barba nera, troppo lunga per lui, che gli pareva appiccicata, come quelle dei piccoli maghi che saltan fuori dalle scatole a molla. Gil domandai se si
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viscida, come se fosse tutta una belletta di terra grassa, in cui un rampone da pesca avesse a rimanere confitto come una stecca nel mastice; e pareva che
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gentiluomini a tavola, e beoni furiosi in camerino, e ci pareva che, trattandosi d'affidar la vita a qualcuno, fosse preferibile un rusticone
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avevan dato segno di non potersi patire, erano stretti ora in una conversazione che pareva amichevole; altre che da principio eran come cucite una
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il braccio, gli parlava nell'orecchio, pareva che gli domandasse delle spiegazioni intorno al solcometro. E la faccia del capelluto professore era
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Ma che diamine seguiva per aria? In pochi minuti s'era oscurato il cielo; le nuvole scendevano fin quasi a toccar le cime degli alberi, pareva che
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d'una dolcezza inesprimibile, accarezzando con una mano la sua croce nera, e quel povero alito di bambina inferma che gli usciva dalla bocca pareva anche
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, poveretto, era quel tale giovane mingherlino, con una borsa di cuoio alla cintura, che pareva preso alla pania; - un modenese, scrivano di professione
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, sempre torvo nel viso, come se facesse quello per castigo; dopo di che se n'andava senza far parola, com'era venuto. Ma quell'allegria pareva spesso più
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, con quell'immagine d'un corruccio dell'oceano che pareva minacciasse lei sola. Eppure non si può dire che vita, che gaiezza improvvisa spandesse sulla
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, mosso in lunghe e lente ondulazioni, pareva che promettesse di non turbar la giornata.
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domandare a voce alta quali fossero quelle voci e chi le avesse messe in corso, minacciando colpi di spada e di pistola; ma pareva che, pregato, avesse
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alla descrizione agglungendosi l'armonia imitativa, fu un frastuono di muggiti, di gracchi e di sibili che pareva d'essere davvero in mezzo a una
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dalle persone, così tutta quella folla pareva sospesa per aria, e che volasse lenta sopra il mare, come uno sciame di spettri. Nel grande silenzio
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saluto, e qualche volta neppure un cenno. Pareva che l'uggia crescente che metteva in ciascuno quella piccola società forzata del piroscafo, gli
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E pareva indifferente pure ai grandi spettacoli della natura. Io non gli vidi passare nemmeno un lampo sul viso, quella sera, davanti al tramonto più
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diamanti e lasciando dietro di sè una striscia di fosforo liquido, una strada coperta d'oro bollente, che pareva uscisse dalla sua poppa, come da una
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passava sul corpo, e pareva che meditasse un brutto tiro: poi ricadeva in una indifferenza sprezzante, o perdonava e diceva: - Passate, passate
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giudizi. Egli parlava con pochissimi. Pareva impacciato con la gente, come tutti quelli che sanno che la loro infelicità è manifesta, e si vergognano o si
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. Facevano delle vere orgette da "gabinetto particolare", rosicchiavan dei dolci portati via da tavola, sorbivan del rosolio: gli pareva perfino che
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grigie facevano una volta schiacciata sopra il mare, il quale in una parte aveva color d'olio sbattuto. in un'altra pareva di cenere immollata, e qua e
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inquiete; il mare verde per vasti spazi, fra i quali si stendevano larghe strisce d'un azzurro cupo; in modo che pareva di vedere una prateria immensa
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altri pareva che gittasse un'ombra di tristezza il pensiero di quel morto che s'aveva a bordo, e che si doveva buttare in mare la notte; e tutti gli
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laterale dell'opera morta, e compresi. Intanto pareva che il piroscafo andasse rallentando il cammino; dopo pochi minuti, con mio stupore, si fermò. Non
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lastra di platino, la quale rifletteva una vôlta di nuvole senza colore, donde pareva che piovessero falde dilatate di fuoco, come sopra i bestemmiatori
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il barbiere veneto faceva sentire di tratto in tratto il suo ululato lamentevole di cane abbaiante alla luna, col quale pareva che esprimesse il
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rimessa sul serio con l'argentino; ma il tenore e il toscano non erano abbandonati, e il Perù pareva che stesse per entrare nella confederazione.
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sbadiglio di ciascheduno: mi pareva di assistere per la ventesima volta a una stupida rappresentazione d'un teatro meccanico. Non era più tedio, ma una vera
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canto solitario per le vie d'una necropoli. E mi pareva che mi pesassero su l'anima non soltanto i miei, ma tutti i tedi, tutti i ricordi amari e gli
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il mare azzurro, sotto il cielo limpidissimo, con la prua alta e con le vele gonfie, dorato dal sole, fumante e festoso, che pareva balzato come un
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altri. Il tempo era buono, l'aria tepida. La prua pareva un villaggio in festa. Andandovi, incontrai il marinaio gobbo, meditabondo, che teneva a mano un
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spectacle. - Lo spettacolo, in fatti, pareva che non si volesse far molto aspettare. Il nuvolone c'era già quasi sul capo, e altre nuvole accorrevano
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a quando a quando con un'occhiata, ciascuno pigliando animo e alterezza dalla faccia dell'altro, che gli pareva più brutta di quello che supponesse la
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si buttarono sui divani. Alcune signore piangevano. Lo strepito del bastimento e del mare copriva le voci. Pareva quasi notte. Mi sembravan mutati il
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volta desiderato per curiosità una tempesta, mi pareva una cosa insensata, mostruosa, incredibile, fuori della natura umana. Ecco dunque la realtà che
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all'immagine d'un santo protettore, e diritto davanti a sè, su quella nebbia malaugurosa, che poteva nasconder la morte. Uno solo pareva indifferente sul cassero
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Quei tristi inneggiavano al vento pampero, a cui dovevano quelle otto ore di morte. Ma il vento pareva che fosse caduto quasi del tutto, benché il
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Ma allo spuntare delle prime stelle rinacquero la spensieratezza e l'allegria, e sorse un tale cicaleccio da ogni parte che pareva che tutti i mille
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, intorno alle antenne; e stelle pure si riflettevano nel mare quieto, in modo che non pareva di navigare, ma di volare sopra un naviglio aereo dentro
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terra dallo stretto in poi, in diciotto giorni. Mi pareva che se ne avessi avuto una zolla nelle mani l'avrei rivoltata e odorata con piacere, come un
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pareva che si fosse ridotta tutta la sua vita, come un ultimo luccicore di sole sopra una rosa bianca, già curvata verso terra. Quando fu al passaggio
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pettinate, con nastrini nei capelli, con vestiti chiari, con fazzoletti vistosi, annodati con garbo: la parte intraprendente pareva, del bel sesso di terza
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le une dall'altre, tutte le giornate mi si confondevano all'immaginazione in una sola, e mi pareva d'aver percorso quello spazio sterminato di un
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sua bocca da cui pareva che non uscisse più alito, errava ancora quel suo sorriso leggerissimo, d'una mestizia e d'una dolcezza infinita. Quando passò
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elegantemente: un viso singolare, che, visto un po' di lontano, quando sorrideva, mostrando i bei denti bianchi, pareva bello e buono, e andava a
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di miserie, di birbonate e d'ingiustizie. In un crocchio, in cui pareva che dominasse come una nota d'allegria amara, ridevan della rabbia che
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bivaccato un reggimento. E, in generale, le facce e i panni dei soldati non discordavano dall'aspetto del terreno. Molti visi, anzi, pareva che
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accesi, con certe corde del collo che gli volean crepare la pelle, vestito d'un logoro gabbano verde, che pareva uno spoglio di commediante: scoperto il
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