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tallone, per ripiantarsi in faccia all'uditore con un: - Et voilà! - come un giocoliere che vuol l'applauso. Quella mattina appunto egli e il suo
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, ed altre, più dolci, che parea che negassero o domandassero grazia: Ma egli non fece grazia, e vidi passare di corsa delle donne col capo basso, coi
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primo giorno del viaggio egli aveva iniziato una serie di visite regolari al bel sesso emigrante, con delle intenzioni di seduttore, alle quali alludeva
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; ma egli rimase serio, e tornò a guardar lo stantuffo con l'occhio dilatato e fisso d'un morto. Stavo per dirgli che, per cacciar la noia, sarebbe
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santissima pazienza che egli doveva esercitare in quella specie di sedute. La voce della querelante incominciò concitata dalla collera, piena di superbia e
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, egli doveva vivere col pensiero al disopra delle misere passioni degli altri, poichè il suo viso esprimeva una così ferma noncuranza di sè, della vita
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per terra, egli avrebbe viaggiato un anno in carrozza piuttosto che far quella traversata di tre settimane. A tanto era ridotto. Un medico suo amico
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quello da farsi, se nelle ultime ventiquattr'ore il Galileo avea filato bene, e se non c'erano novità spiacevoli a bordo, egli sedeva a tavola
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, per il quale i luoghi lontanissimi che egli tocca, e in cui vive tutta la sua vita, sono come uniti e confusi in un solo, sempre e tutto presente al
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maravigliosa: rivelava un intero sistema di filosofia, che doveva essere antico in lui: egli socchiudeva gli occhi, come un gatto che s'appisola, e
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occhi che dicevano continuamente: - Sono io! pronuncia di maniera, passo da conte d'Almaviva, vestito dei fratelli Bocconi. Egli guardava l'orizzonte
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Ma egli era tanto innamorato che non badava a nulla, e se ne stava fermo al suo posto per dell'ore, con un gomito sul ginocchio e il mento nella mano
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le cucine. E l'uditorio approvava, ma mangiavà, e allora, fuor di sè, egli trattava tutti di "venduti" e di "schiavi." Uno solo non piegava il capo
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con una sciabolata un carabiniere briaco, che egli, stracotto pure, aveva provocato una notte, in un vicolo del suo villaggio; ma il comico stava in
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terza, una quarta, e tutta la cassetta, così ostinatamente difesa fin allora, fu asciugata. La notizia, frattanto, s'era già sparsa, quando egli uscì di
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teneva lontano dalla mente ogni pensiero sensuale, anche davanti alle molte nudità ostentate o inconsapevoli che gli occorreva di vedere. Egli passava là
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in viso il suo compagno; ma egli s'era già voltato verso il mare, dove tutti i passeggieri di terza, alzatisi in piedi come a un comando, fissavano
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moglie che a intervalli di due mesi, e per così brevi tratti di tempo, che fra loro non era potuta nascere familiarità; di modo che, ad ogni arrivo, egli
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a veder ammazzare? - Come? Chi ammazzano? - Un bove: egli lo sapeva sempre il giorno prima, e andava a vedere, per sbattere l'uggia. Oh ore eterne
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a cavallo. Egli s'era offerto cortesemente, senza domandar patacones, e un cameriere gli aveva visto tirar fuori la mattina una stola e una cotta
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. E non era un'eccezione fra la gioventù del suo paese. Egli diceva con ragione che il suo paese era nelle mani dei giovani, poichè la repubblica
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alberi o fuggiva pel mare, quando egli, discorrendo con la signorina, girava gli occhi su di loro, per vedere se lo guardassero, e con che viso
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facilitarmi le osservazioni che avrei voluto fare sul Galileo. Prima che s'arrivasse a Gibilterra, gli andai a far visita. Egli stava di casa in coperta
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Quell'animale d'un avvocato, - egli solo, - non guardava nulla; anzi voltava le spalle al tramonto, e non alzava il viso verso il riflesso, come per
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morbida, che faceva sventolare i panni distesi a asciugare e svolazzar le cocche dei fazzoletti e i capelli sulle tempie alle donne. Ed egli raccontava
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la sua pancia vanitosa. Macchinisti italiani! Egli si aspettava di peggio. Americani o inglesi avevano ad essere. Ma la pitoccheria nazionale non ne
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giudizi. Egli parlava con pochissimi. Pareva impacciato con la gente, come tutti quelli che sanno che la loro infelicità è manifesta, e si vergognano o si
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d'una mano che frugasse violentemente dentro a una valigia, e mi passò pel capo che egli cercasse una rivoltella. Ma lei continuava a tacere. Quel
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tregua, egli striscia, raspa, lecca, picchia, certa una fessura, si stizzisce di trovar chiuso e saldo, e si lamenta, si maraviglia che si diffidi di
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dare, neppur di parole. E giusto io pensavo, mentre egli diceva che dopo una giornata di fatiche non trovava sulla tavola che una zuppa di brodo di
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della lampada, che gli s'era agghiacciato il sangue nel cuore ed egli avea preso la fuga come un pazzo; e a quell'uscita l'avvocato non potè più reggere
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, egli saettò occhiate da Torquemada sulla signora bionda, che molti altri guardavano, parlandosi nell'orecchio, senza che ella s'avvedesse di nulla
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che questa non giocasse bene, o che per turbamento egli non la girasse per il suo verso e la guastasse, il fatto è che non riuscì ad altro che a
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burlesche, come se fosse andato più innanzi di quanto era vero, e si può pensare fin dove; ed egli s'arrovellava, negava, s'addolorava. Finalmente, a
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di stato. E dicono che l'oceano ingrandisce l'anima! Eppure il comandante egli lo conosceva: non era uomo da aver minacciato a vuoto, in un affare di
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: - Il barometro s'abbassa. Pur di scuotere la noia mortale che gli tarlava l'anima, egli desiderava perfin la tempesta. Ma non doveva avere il fatto
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vento i capelli grigi. La sbarbazzata del comandante per la protesta dei quarantasette non l'aveva punto intimidito; egli aveva risposto che si sarebbe
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cui egli riabbassava lo strumento. Egli però non si moveva dall'estremità, del terrazzino; il che faceva credere che s'aspettasse da un momento
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e correvo col pensiero tutti i regni della natura per rintracciar quel segreto, mentre il marinaio gobbo, indifferentissimo egli pure all'America
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promettevano di dargli molte noie durante il viaggio. E come io non capivo a che genere di noie volesse accennare, egli mi rivelò una delle maggiori
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marino pregodesse una notte beata. Fui tentato di ripetergli il suo ritornello: - Porcaie a bordo.... Ma egli mi prevenne domandandomi col viso serio
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sua separazione imminente dalla misteriosa creatura che l'amava. Mentre io sorbivo il caffè egli guardava il cielo per il finestrino, mordendosi il
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rimprovero, un gran bell'esercizio l'hanno fatto - E quelli scapparon giù per la scala. Allora egli apostrofò l'avvocato, che stava per scendere, con un
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, alzando l'indice in aria di rimprovero sorridente e amorevole, gli disse ancora una parola, ch'io non intesi. Egli chinò il capo, senza rispondere. I due
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spasso per sè e per gli altri, senza destar mai la diffidenza di alcuno. Egli conosceva vita e miracoli di parecchi passeggieri, coi quali aveva già fatto
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Mentre egli diceva questo, s'avvicinava il garibaldino, che veniva da prua. Quando mi passò accanto, mi scappò di domandargli: - È stato fra gli
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seguente egli mi si venne a mettere accanto a tavola, al posto dell'avvocato, che non s'era levato da letto. Ogni giorno egli faceva una mezza dozzina
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impieguccio: seduto sopra un barile ritto, egli teneva lo sguardo confitto nella ragazza con un'espressione d'amore così ardente, d'adorazione così umile
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cuccetta: egli vi passò la mano su, per sentir se c'era sangue, e riprese a far passare i fogli: buste lacere, carte con cifre - forse gli ultimi conti
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d'imposta, due annate cattive da principio: insomma, egli s'era rotto la schiena per cinque anni senza riuscire a cavarsela. E sì che la muger sfondava al
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