Sull'Oceano
bello, come un cretino. Belle le montagne, bella la pianura; il cielo sereno, bello, il cielo in tempesta, bello; bello dove c'è vegetazione, bello
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Il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri avevano sgombrato, tranne due o tre solitari. A quell'ora, quando sul cielo
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sofflo d'aria avesse portato a ciascun di loro una buona notizia. Ma quel bel tempo a capo di poche ore s'intorbidò, il cielo si coperse di nuvole, e
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lago e il cielo come uno specchio. Aveva fatto parecchie traversate dell'oceano, perchè la sua famiglia era stabilita nell'Argentina, a Mendoza; ma
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personaggio storico, su Napoleone I, per esempio: - Ah - sclamava, torcendo il viso - non mi parli di Napoleone I, per l'amor del cielo! - come se avesse
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Ma che diamine seguiva per aria? In pochi minuti s'era oscurato il cielo; le nuvole scendevano fin quasi a toccar le cime degli alberi, pareva che
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E quella scenata seguiva davanti a uno degli aspetti più stupendi che offrano l'oceano e il cielo nella regione dei tropici. Essendosi squarciato
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universale, senz'approdare mai più. Non eran più le acque gialle dei giorni innanzi; ma il cielo bianco, il sole bianco, un mare che pareva un'immensa
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, facendole dietro un fondo nero nel cielo e sulle acque, le dava una bianchezza vivissima, e la faceva parere ad un tempo una ancor più misera cosa
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aspettato, in piena luce di sole, uomini e donne giravano gli occhi pel cielo, con l'idea di veder dei miracoli. Una donna domandò al Commissario se in
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brevissimi, non fecero che stuzzicare il buon umore della moltitudine: poi il cielo si schiarì, e il mare, a momenti azzurro, a momenti violaceo
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società di spurgo inodoro". La prua era già tutta affollata, ma il cielo essendo coperto di nuvole dense, e non mandando che una luce velata i tre
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braccio: ed io gli lessi negli occhi l'impressione distupore penoso ch'egli provò al sentire quel braccio senza carne. Il cielo s'era fatto più oscuro
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splendido e più strano che si fosse visto dopo che eravamo entrati nella zona torrida. Il cielo s'era rasserenato a oriente e a occidente, e il sole
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Ma già un nuovo spettacolo attirava l'attenzione di tutti. Essendosi schiarito il cielo da ogni parte, si vedevano per la prima volta all'orizzonte
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scintillanti nella solitudine oscura dei così detti sacchi di carbone: i deserti del cielo australe. Da un lato splendevano limpidamente l'alfa e la
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del cielo chiuso: - Che razza di cani! Pensare che ci farebbero morir tutti perpendicolarmente, se potessero! E noi li andiamo a accarezzare, imbecilli.
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lance azzurrine librate sui parapetti, dalle alte maniche a vento candide e gonfie, dai ponti mobili spiccanti nel cielo, da cento luccichii di metalli
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di vita, l'elice si scuote, il mare gorgoglia: sia ringraziato il cielo! Si va.
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verze le catarate! - Tutt'ad un tratto, infatti, venne giù dal cielo grigio un rovescio di goccioloni come chicchi d'uva, e subito dopo una pioggia
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cielo, che s'erano schiariti dopo l'acquazzone: il cielo tutto a grandi squarci d'un screno purissimo, come lavato e rinfrescato, e corso da nuvole
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, in alcuni, si capiva che l'allegria era forzata. Il maggior numero non mostrava che stanchezza o apatia. Il cielo era rannuvolato e cominciava a
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striscia chiara all'orizzonte d'occidente, come uno spiraglio lasciato aperto dalla immensa cappa nera del cielo, prima di chiudersi sul globo, per
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credo che il Galileo abbia avuto la sua il giorno dopo di quella sepoltura, almeno per tre quarti, poichè, grazie al cielo, non finì com'era
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scandalo non era peggio; il che accadeva tutte le volte ch'essa mandava il marito su, a studiare il cielo stellato, e nel camerino non restava sola
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suo agio, come se fosse nato e vissuto sempre là dentro, sospeso tra l'oceano e il cielo. La macchina smisurata che muove tutto è il nucleo, e la poppa
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il mare azzurro, sotto il cielo limpidissimo, con la prua alta e con le vele gonfie, dorato dal sole, fumante e festoso, che pareva balzato come un
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. - Grandi cose, dunque? - gli domandai. Alzò gli occhi al cielo. Poi disse bruscamente: - Son stüffo de fa o ruffian! - E se n'andò, vedendo
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grandi foreste dell'America latina, alla quale andava diritto il nostro pensiero con un volo di seimila miglia. Il cielo era tersissimo, e pendeva
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momento solo, per gettare in mare un'immagine di santo o una crocetta che avrebbero calmate le onde. Ce n'era pure che lo scongiuravano in nome del cielo
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La mattina seguente il cielo e il mare erano splendidi, e tutta la popolazione del Galileo si dava moto, perchè se il tempo durava bello, si sarebbe
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dovess'essere la prima volta, - su quel viso. Ah! Dei del cielo! Quegli lampeggiò come uno specchio al sole, s'invermigliò, si riscosse tutto, e poi
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squarcio d'un cielo nuvoloso, e subito ricoperto; ma gli occhi azzurri rifissandolo, lo squarcio si riapriva e azzurro si rimostrava; e non c'era il
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, sul cielo splendidamente stellato, s'alzava la luce zodiacale, in forma d'una grande piramide biancheggiante, che toccava quasi lo zenit col vertice, e
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Ma le ore passarono, e la terra non spuntava. Il cielo era sparso di nuvole, ma l'orizzonte sgombro, e il mare presentava sempre la sua linea azzurra
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sanguigni, che ci guardassero. E di sopra il cielo era oscuro, e il mare di sotto, nero. A quella vista, s'era rifatto il silenzio a prua, e gli emigranti
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acque riposassero stanche del corso di duemila miglia, che avevan fatto dalle montagne del Brasile; il cielo era oscuro e tranquillo, Montevideo
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sua separazione imminente dalla misteriosa creatura che l'amava. Mentre io sorbivo il caffè egli guardava il cielo per il finestrino, mordendosi il
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un capo all'altro, non levando che un leggiero mormorìo. Il cielo era rannuvolato; il fiume immenso, d'un color giallo di mota; e la città di
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discorso con loro. Era l'ora della pulizia, la prua affollata, il cielo chiaro: tutto pareva propizio. Ma non tardai ad accorgermi che impresa era meno
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