Sentenza n. 7408
In definitiva, la disposizione dell’art. 28 cpv. c.p.p., che prevede la prevalenza della decisione del giudice dibattimentale, in caso di contrasto
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questi casi l’interesse a una sollecita definizione del processo è parso preminente sull’interesse del giudice a non essere vincolato dalla statuizione
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2. – Due sono le questioni in diritto che si pongono all’esame della Corte: la prima, pregiudiziale, se nell’ipotesi di contrasto fra il giudice del
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decisione del giudice del dibattimento fissata dall’art. 28.2 cit., in quanto il provvedi mento de quo rientri nel novero di quelli consentiti a questo
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nel procedimento ordinario viene presa nell’udienza preliminare”, prevalendo comunque il provvedimento del giudice del dibattimento su quello del
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Con l’avvertenza, peraltro, che la regola della prevalenza vale solo per i provvedimenti che il codice riserva al giudice del dibattimento, mentre
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giudice del dibattimento, deve qualificarsi come “abnorme” perché estraneo ad ogni previsione dell’ordinamento.
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’ordinanza in data 21.5.1997 del medesimo tribunale, limitatamente alla disposta restituzione degli atti al giudice per le indagini preliminari.
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tribunale, sull’assunto dell’abnormità della regressione del procedimento per la rinnovazione di un atto nullo spettante al giudice del dibattimento ai
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restituzione degli atti a questo giudice per la rinnovazione dell’atto introduttivo del giudizio.
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” necessario alla progressione del procedimento, la rinnovazione della citazione a giudizio spetta al giudice del dibattimento giusta il disposto dell’art. 143