Sentenza n. 1988
palesi incongruenze e aporie logiche, da contraddittorietà insanabili tra le singole proposizioni attraverso le quali si articola lo sviluppo
Sentenza n. 1988
. 514 c.p.p., dato che i risultati hanno come unica fonte l’esame dei testi, assunto con le forme di rito e nel contraddittorio tra le parti, e l
Sentenza n. 1988
convergenti tra loro, desunti dalle deposizioni dei Carabinieri, dalle dichiarazioni accusatorie dei collaboratori di giustizia e della diretta
Sentenza n. 1988
dalla responsabilità per il delitto associativo, ignorando l’autonomia esistente tra quest’ultimo e i reati fine e senza tenere conto che per integrare
Sentenza n. 1988
– per G. G.: la condanna per entrambe le imputazioni è stata giustificata con la presenza in via Anguissola rilevata in sei occasioni tra il febbraio
Sentenza n. 1988
stata correttamente esclusa la mancanza di correlazione tra fatto ritenuto in sentenza e fatto contestato per la duplice ragione che nel capo di
Sentenza n. 1988
relativamente alla contestata condotta di abuso sotto il profilo che non erano stati correttamente interpretati i rapporti tra variante al P.R.G. e piano
Sentenza n. 1988
sentenza impugnata è stato rettamente ritenuto che indipendentemente dalla soluzione della questione relativa ai rapporti tra il piano di zona pluriennale
Sentenza n. 1988
della credibilità del dichiarante (confidente e accusatore), in relazione, tra l’altro, alla sua personalità, alle sue condizioni socio economiche e
Sentenza n. 1988
categorie della nullità e della inutilizzabilità delle prove e sui rapporti di pregiudizialità logico giuridica tra esse configurabili ha esattamente
Sentenza n. 1988
fungibili, è riscontrabile una connessione causale tra le condotte di ogni imputato qualificata da un atteggiamento volontario in termini di agevolazione
Sentenza n. 1988
anche nell’esame della posizione degli altri imputanti) facevano perno su “un rapporto di causalità efficiente tra la condanna accertata e i singoli
Sentenza n. 1988
illustrata rilevando che non era corretto l’assunto della Corte circa l’irrilevanza della individuazione dei rapporti tra il vincolo imposto dal piano
Sentenza n. 1988
per l’abuso d’ufficio un pena edittale compresa tra i sei mesi e i tre anno, deve sottolinearsi che, in forza del combinato disposto degli artt.157
Sentenza n. 1988
tra i soggetti investiti di compiti operativi e quelli individuati ai vertici dell’associazione. La Corte di rinvio riteneva che gli elementi probatori
Sentenza n. 1988
cui la sentenza impugnata, riguardando gli stessi fatti, è mancata correlazione tra accusa contestata e sentenza in riferimento sia al dato