Sentenza n. 1
a determinare e individuare un incremento dell’entrata che, in una visione globale del bilancio, nel quale tutte le spese si confrontano con tutte le
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dell’ambito della sua sfera di applicazione, che è svincolato dall’“annualità” del bilancio, pur proclamata nel primo comma di quest’articolo. Vero è
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legge di bilancio, è una legge sostanziale, fonte giuridica dell’iscrizione della spesa nei bilanci degli anni successivi, i quali sono soltanto da
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, promulgate dopo l’approvazione del bilancio preventivo, ne alterino l’equilibrio, e sostenendo altri che, viceversa, tale obbligo abbia riferimento e debba
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disponendo, essa, com’é di tutta evidenza, non approva già un bilancio né una norma di bilancio, ma autorizza il Governo ad inscrivere nei bilanci
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raffronto costituito dal “bilancio in corso” che, nel caso in esame, non sussiste, provvedendo la legge impugnata, senza incidere sul bilancio in corso
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legge si riservi per un certo numero di esercizi una parte della disponibilità di bilancio a uno specifico titolo di spesa, non si fa se non procedere a
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che, nella predisposizione del bilancio, le spese possono essere ridotte o addirittura non iscritte nei capitoli degli stati di previsione della spesa
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, assegnando a ciascun ufficio pubblico una fonte di finanziamento, colpirebbe a morte il fondamentale principio dell’unità del bilancio, sostituendosi a
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contestato né condizionato all’indicazione di una “copertura”, stante che alla spesa si fa fronte mediante le entrate ordinarie del bilancio dello Stato
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come sono ad autorizzare l’iscrizione nel bilancio preventivo, secondo una certa distribuzione nel tempo, di voci che vi dovrebbero figurare aliunde
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natura, è una legge di bilancio, e, insieme, l’art. 72, secondo comma, della Costituzione, in quanto la legge è stata approvata non già con la procedura
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modifiche alla legislazione di spesa, ove ciò sia necessario a salvaguardare l’equilibrio del bilancio statale ed a perseguire gli obiettivi della
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razionalizzazione della finanza pubblica e realizzando un equo contemperamento delle esigenze di bilancio con gli interessi privati. Inoltre le erogazioni non dovute
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razionalizzazione della finanza pubblica) e dell’art. 38, commi 7 e 8, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del bilancio
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La seconda riguarda i commi 7 e 8 dell’art. 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
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, commi 7 e 8, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria
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finanza pubblica) e dell’art. 38, commi 7 e 8, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale