Senso
essenze, acuto, inebbriante, si effondeva dalla toletta a trine e a ricami, dove, sotto al baldacchino, tenuto in aria volando da un putto alato
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sporca il seno. Mi sentii inorridire. Anche di giorno s'io entro, mettete, in una chiesa buia, rischio di trovare quella sudiceria sotto l'ombra fitta
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indovino dalla tua bocca. Eravamo in paradiso, seduti l'uno accanto all'altra sotto un baldacchino, in mezzo a un prato fiorito, e le fanciulle e i
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notturna della neve, azzurrognola e pallidissima, sembravano l'ingresso d'un cimitero fantastico. Il vento cacciava sotto all'atrio un pulviscolo
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nell'infinito. Cacciavo sotto il capo con gli occhi aperti per vedere il verde diafano, di una gradazione così delicata, così gentile, che avrei voluto
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terribilmente bello: allora, scoperto dal drappo verde sdruscito il volto sanguinoso del Cristo che teneva sotto l'ascella, gli impresse un bacio
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allampanato del nostro Gioacchino. Solo i calzoni leggeri lasciavano sconciamente intravvedere, appena sotto alle ginocchia, le trombe degli stivali. Certo
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s'andava addensando contro di lui. In chiesa, nell'udire la voce terribile rintronar sotto le vòlte, nessuno aveva ardito di fiatare; ma poi, finita la
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villaggio (il più alto villaggio del Trentino) la tempesta sotto i suoi piedi, intanto che il sole, un sole pallido, quasi intimorito, brillava sulle
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limpida, sotto alla quale vedevo ondeggiare vagamente le mie forme sino ai piedi sottili! e qualche pesce piccoletto e argentino mi guizzava intorno
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umido, un poco inquieto e assai mesto. Le donne salutavano, ma il curato non rispondeva. Una volta rischiò di rimanere schiacciato sotto a un carro
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mettevano in un'ombra triste e nera i paeselli e i campi della vallata lontana. Sotto a quella coltre, a quella cappa plumbea doveva farci notte. Le
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convergendo in angolo sotto la cupola del tempio, che a quella distanza, involta nei vapori della notte, pareva enorme. Spiccavano dall'una parte e
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leggeva sotto: Residenza del direttore della Compagnia siderurgica nella valle di Castra Il barone, dopo avere gettato uno sguardo sul disegno, mormorò tra