Se non ora quando
_ Al mio paese, di orologi ce n' erano pochi. Ce n' era uno sul campanile, ma era fermo da non so quanti anni, forse fin dalla rivoluzione: io non l
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impigliava continuamente nei rami bassi. Camminarono a lungo in silenzio, poi Leonid disse: _ Io non so che cosa voglio, ma so di non saperlo. Anche tu
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Se non ora quando
? Non c' è da fidarsi delle loro facce, come io adesso mi fido delle vostre: un servizio segreto non ce l' abbiamo. Molti arrivano qui, altri partono o
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riparo intorno, con la neve; o con i nostri corpi, così ci scalderemo anche un poco. Ma io penso che fra non molto troveremo un riparo. In terre come
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con nessuno, neppure con Mendel. Un giorno Ulybin fermò Mendel: _ Io non ho niente contro le donne, e questi non sono affari miei; ma ho paura che
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anche lui. Gedale non capiva e chiedeva spiegazioni. Si sentì al di sopra del trambusto la voce profonda di Pavel: _ Io ti sono utile perché so il tedesco
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veniamo. La faccenda della locomotiva ha servito, più di quanto io pensassi. Ho avuto del denaro, ne avremo dell' altro, e forse anche armi e uniformi
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. _ ... devo dire la verità, siamo stati contenti, e sono stato contento anch' io. Neanche i tedeschi ci erano simpatici, ma pensavamo che fossero
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? _ Sono io, _ rispose Gedale. _ Chi siete? Dove portate quel vagone? _ Siamo partigiani ebrei; alcuni russi, altri polacchi. Veniamo da lontano. Il vagone
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nella terra argillosa, con la volta puntellata da paletti. Qui li aspettava Schmulek, ansimante, con una torcia accesa in mano. _ Io vivo qui, _ disse a
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Isidor disse: _ Faccio io _. Prima che qualcuno lo potesse trattenere, acchiappò un bidone, trasse fuori la Luger che gli era stata assegnata, e sparò
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sì, di loro sono ricco, loro mi rimangono. Tutti: con le loro ruvidezze e difetti, anche quelli che mi hanno offeso, anche quelli che ho offeso io
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