Scritti giovanili 1912-1922
Ma qui non è ancora che un simulacro della pittura. Il suo fondamento visivo è ancora essenzialmente plastico-lineare.
Pagina 102
Scritti giovanili 1912-1922
Ma riteniamo i caratteri dell'arte di Giambellino in quanto ci dimostrino il suo passaggio al senso pittorico e lo svolgimento ch'egli v'impresse.
Pagina 102
Scritti giovanili 1912-1922
di toni, era arrivato Piero col suo sintetismo prospettico, che portava ad altezze non più raggiunte quel senso di forma impersonale e di colore
Pagina 102
Scritti giovanili 1912-1922
Anzi, come Giorgione crea il suo capolavoro assoluto - la Venere di Dresda - con solenni deposizioni di pochi strati coloristici, come Sebastiano
Pagina 104
Scritti giovanili 1912-1922
Fu Piero del Borgo tuttavia, col suo sintetismo prospettico, a stendergli così la trama degli accordi coloristici come la cubatura dei rapporti
Pagina 104
Scritti giovanili 1912-1922
sviluppi, poiché si trattava se mai non di ripetere ma di sviluppare decorativamente lo stile di Caravaggio fondandosi sul suo senso della composizione: ciò
Pagina 112
Scritti giovanili 1912-1922
Incompreso ed abbandonato il suo senso della composizione di cui soltanto Caracciolo lasciava (probabilmente a Roma) alcuni sviluppi arditissimi ma
Pagina 115
Scritti giovanili 1912-1922
Il suo merito maggiore insomma - quando lo si riponga storicamente fra i suoi compagni di carriera pittorica - fu di essere senza dubbio il meglio
Pagina 126
Scritti giovanili 1912-1922
quattro-cinquecento che nel prologo del suo trattato ci dimostra la lodevole intenzione di non escir di carreggiata?
Pagina 130
Scritti giovanili 1912-1922
Era su siffatta scultura, a un dipresso, che Baudelaire doveva formare il suo giudizio di condanna per la scultura come arte, l'unico giudizio che
Pagina 134
Scritti giovanili 1912-1922
Io credo che lo stesso Pater non abbia mai inteso di far critica estetica, ma più tosto critica generale come la definisce lui stesso nel suo saggio
Pagina 15
Scritti giovanili 1912-1922
Il capolavoro giunge, a suo modo, nelle Forme Uniche.
Pagina 159
Scritti giovanili 1912-1922
Quel che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore stesso non
Pagina 16
Scritti giovanili 1912-1922
questo stile che come tutti gli stili altissimi ha un suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un Van Gogh che sente i volumi - non può
Pagina 161
Scritti giovanili 1912-1922
Il suo senso dello stile (che vorrebbe aggiungere all'impressione) non è che interpretazione critica di una visione lirica passata, con che egli
Pagina 18
Scritti giovanili 1912-1922
; la seconda tela dipinta da Battistello per San Giorgio dei Genovesi, e ancora oggi a suo luogo, sul primo altare di destra [figura 88].
Pagina 184
Scritti giovanili 1912-1922
Eppure col 1616, cioè, io credo, poco dopo il suo ritorno da Roma, comincia la serie copiosa degli affreschi di Giovambattista Caracciolo.
Pagina 188
Scritti giovanili 1912-1922
Sandrart ch'era riescito a farsi accettare fra i dodici col suo Seneca morente, cercava di rendere più sapute e ricercate di muscoli accademici le
Pagina 246
Scritti giovanili 1912-1922
, certo un saggio del suo modo di Caracciolo riformato, non so se di già raffinato dalle delicatezze di Artemisia Gentilesca, anch'esse, in ultima analisi
Pagina 246
Scritti giovanili 1912-1922
in quanto essi si ripercuotono nel suo intelletto e nella sua forma.
Pagina 249
Scritti giovanili 1912-1922
galloni pesanti alla toscana - sono toccate un po' enfaticamente ma da una mano che sa il fatto suo; le ceramiche popolari a destra non sfigurerebbero
Pagina 257
Scritti giovanili 1912-1922
Così s'avvia il Pellizzari verso la fine del suo primo volume, studiando nell'ultimo capitolo (il V) le enciclopedie, i primi trattati d'arte
Pagina 313
Scritti giovanili 1912-1922
Averlino: «Innalzò la torre centrale che porta il suo nome nel Castello Sforzesco di Milano». E non ci crede ormai che il signor Corna.
Pagina 315
Scritti giovanili 1912-1922
E in tema di francesi ci permettiamo di restituire a un altro seguace del Vouet, probabilmente il Bourdon nel suo primo periodo, il bel Riposo in
Pagina 320
Scritti giovanili 1912-1922
legnaiolo vestito dunque di scorza di peperone; e quel verdetto metallizzato delle fronde; tutto a suo modo, consona.
Pagina 345
Scritti giovanili 1912-1922
che il Nicodemi studia in altra parte del suo lavoro, rifiutandole, giustamente, al Crespi.
Pagina 356
Scritti giovanili 1912-1922
masse carnose ad interrompere la zona dell'ombra che correva inevitabilmente al suo segno; in Preti affiorare necessario della forma a suo luogo
Pagina 36
Scritti giovanili 1912-1922
Né perde questo suo senso sovrano dei piani di forma-luce là dove la macchia rapidissima dovrebbe, sembra, annientare la forma. Al contrario. Il fare
Pagina 36
Scritti giovanili 1912-1922
Il K. P., poiché i contatti fra l'arte celtica e l'arte carolingia dell'Italia settentrionale sono stati spesso osservati, chiude il suo
Pagina 375
Scritti giovanili 1912-1922
Valenza non dopo il 1616, come pittore, e il suo figlio Gerolamo Giacinto ci appare allora in età di 17 anni.
Pagina 390
Scritti giovanili 1912-1922
E, come ognun sa, in sede di bellezza il concetto di diffusione culturale perde anche più del suo poco valore. Ma il problema tuttavia varia nei due
Pagina 392
Scritti giovanili 1912-1922
Poi v'è l'altra ragione che non v'è nulla di più umano che ritrovare il pittore nel suo ambiente natale, o adottivo, che ricostruire, viaggiando
Pagina 396
Scritti giovanili 1912-1922
Poiché non ci troviamo d'accordo coll'amico Marangoni appunto su questa distinzione che pare debba addirittura servire di base al suo saggio; tra una
Pagina 420
Scritti giovanili 1912-1922
Non è più la materia in verità che regge i corpi, ma qualcosa ch'è sorto dal suo affinamento progressivo, sorretto dagli schemi eterni del
Pagina 43
Scritti giovanili 1912-1922
Eppure! hanno fatto la toilette a Santa Sabina; tanto essa pareva sconveniente agli esteri d'ufficio, nel suo secolare négligé!
Pagina 438
Scritti giovanili 1912-1922
Al contrario il Mâle, forzando la cronologia, tenta di capovolgere nettamente la situazione. Tuttavia il suo sforzo di posticipare di parecchi
Pagina 447
Scritti giovanili 1912-1922
Non vedrete il più vecchio de' Palma fuor che in una copia di un suo assunto sacro, mentre sulle tracce di non so quale suo modello sarà calcato il N
Pagina 479
Scritti giovanili 1912-1922
Vien Guido e dice non esser a suo vantaggio in pezzi per lo più affidati a' discepoli; il saria nella Sant'Agata col San Pietro, bellissima; se non
Pagina 481
Scritti giovanili 1912-1922
Lo vedrete nelle due storie di N. S. adottar un altro suo stile più risentito alquanto; un accordo, non facile che in lui, del verissimo Spagnoletto
Pagina 487
Scritti giovanili 1912-1922
Così accompagnati in Venezia, come Girupeno, dal genio dello Strozzi, questi avrà cura di introdurci subito a quel suo coetaneo, l'oldemburghese Lys
Pagina 489
Scritti giovanili 1912-1922
Fortissimo nel tuono generale è questo suo. Giudizio di Mida; e vi contrasta gradevolmente una quasi placidità di fattezze e di nudi; siccome
Pagina 489
Scritti giovanili 1912-1922
682, 683. Opere dubbie. [Mi chiedevo poi, per altre cose viste, se non fosse suo il quadro del Prof. Romanelli a Parigi con Due cechi (920 A, seconda
Pagina 506
Scritti giovanili 1912-1922
Così, giunto a Michelangiolo, T. dimostra che il suo platonismo di tendenza plastica (curioso! quel platonismo che aveva tante stigmate di misticismo
Pagina 56
Scritti giovanili 1912-1922
«Perché - diceva Piero dei Franceschi nel suo Trattato della prospettiva - la pictura non è se non dimostrationi de superficie».
Pagina 64
Scritti giovanili 1912-1922
resultati della sua pittura straordinariamente complessi e capaci di fornire ansa a diverse ed egualmente grandi correnti artistiche. Nel suo stesso
Pagina 66
Scritti giovanili 1912-1922
Pertanto Antonello non poteva che riprendere la prospettiva dove la trovasse portata al suo sviluppo migliore: in Piero.
Pagina 78
Scritti giovanili 1912-1922
Sull'asse prospettico si leva la figura del santo. L'idealità struttiva del suo corpo è tale che in esso per l'influenza quasi magica dell'ombra
Pagina 86
Scritti giovanili 1912-1922
un amico artista per dirgli a bruciapelo: «Senti: tutto nella natura è sferico o cilindrico!» il suo amico Antonio Rizzo, per esempio?
Pagina 86
Scritti giovanili 1912-1922
D'altra parte Bellini già nel periodo primo non è così puro mantegnesco da non prepararsi al suo secondo stile. Ma fino a che punto lo prepara, e in
Pagina 90
Scritti giovanili 1912-1922
La trasformazione che il Mantegnismo subisce qui è opera di un artista che tende a dare allo sbalzo statuario di Mantegna e al suo altorilievo una
Pagina 91