Scritti giovanili 1912-1922
che forse non voleva abbassare quel suo grande ingegno a simili cose».
Pagina 11
Scritti giovanili 1912-1922
spaccarupi di Mantegna. E lo mostrò infatti - da quel che possiam vedere - nell'episodio della guerra di Pisa.
Pagina 11
Scritti giovanili 1912-1922
Quel che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore stesso non
Pagina 16
Scritti giovanili 1912-1922
E, sempre a proposito di confusioni derivanti da scarsa conoscenza del nostro seicento, ricorderemo ancora che si fa onore a Pablo Legote di quel
Pagina 173
Scritti giovanili 1912-1922
A chi non volesse far questo non restava, ho già detto, che attendere al nuovo, ma per questo ci voleva precisamente più ingegno di quel che non
Pagina 178
Scritti giovanili 1912-1922
Dopo aver tentato di ricostruirsi nella mente quel che dovette essere la sucida crosta cui è ridotta la Flagellazione di Cristo del Merisi in San
Pagina 181
Scritti giovanili 1912-1922
sferica delle forme nel torso del Cristo: schematismo dal quale il maestro s'era sempre tenuto rigorosamente lontano, con quel senso profondo della
Pagina 182
Scritti giovanili 1912-1922
Sull'altare era quel San Gennaro con altri Santi Vescovi che è ora nell'anticappella a destra: opera che non si salverebbe dallo schematismo quasi
Pagina 196
Scritti giovanili 1912-1922
In quel tratto dell'attività di Merisi che va dai dipinti di San Luigi dei Francesi (1590-91) alla Deposizione della Vaticana (circa 1595) va riposta
Pagina 23
Scritti giovanili 1912-1922
Con eguale impasto flamigant, in scenica e forme più visibilmente italiane ci si presenta Gentileschi in quel Riposo nella fuga in Egitto* che è in
Pagina 234
Scritti giovanili 1912-1922
Curiosa pretesa questa di Orazio di voler dipingere peggio di quel che sapeva! Così perde ogni forza in questa compostezza di posa alla bolognese, in
Pagina 239
Scritti giovanili 1912-1922
Ma non si deve tuttavia pretendere che da questa congerie ragguardevolissima di ricerche bramantesche emani un nuovo e chiaro concetto di quel che
Pagina 291
Scritti giovanili 1912-1922
, di Empoli, ecc. E troppo ci vorrebbe a spiegargli quanto di cadaverico sia invece in quel neoclassicismo di troppo in anticipo.
Pagina 306
Scritti giovanili 1912-1922
Opportunissimo per orientare inizialmente il visitatore in quel «mare magnum» della Pinacoteca Civica, ove la maggior parte dei dipinti non recano
Pagina 318
Scritti giovanili 1912-1922
nelle figure grandi; conviene restituirla all'ottimo seicentesco milanese Francesco del Cairo, il Renoir della scuola locale di quel secolo [figura
Pagina 319
Scritti giovanili 1912-1922
Preti è il salvatore della pittura napolitana, che, per quel tempo, è quasi quanto dire della pittura italiana. Da uno stilista sovrano com'egli è
Pagina 33
Scritti giovanili 1912-1922
Così anche quel bluetto di prugnolo, quel rosso guance di mela, quel turbante turbato di nastri a screzio e di lumi a sghembo; e il giallo del
Pagina 345
Scritti giovanili 1912-1922
Sentiamo troppo certo e corposo nel modellato all'antica il viso della Giovane; ed ecco un rapido quadrante di ombre ritagliò su quel viso, sognando
Pagina 345
Scritti giovanili 1912-1922
Ma no, è, tutt'altra cosa; non pare anche a voi? Un nobile Lignaggio di forma lineata si ritrova siglato originariamente in quel propagarsi di passo
Pagina 345
Scritti giovanili 1912-1922
grinzosi, senza un grano più, dell'intelletto corporale di Michelangelo, ma comprendete ormai che il loro compito è diverso, quel di comporsi in
Pagina 35
Scritti giovanili 1912-1922
e d'ogni massa, in quella piramide tronca, in quel mastaba, dove le corde tese sono gli spigoli affilati, alzaie gementi a trascinare le forme verso
Pagina 35
Scritti giovanili 1912-1922
Ma, di grazia, che cosa significa tutto questo? Curiosa illusione! E l'enfasi delle pose teatrali di quel tempo da che cosa mai proveniva? Era una
Pagina 352
Scritti giovanili 1912-1922
La cosa che più importerebbe sarebbe finalmente dire come paia a noi doversi interpretare l'arte di Daniele Crespi; ma - senza quel che abbiam messo
Pagina 356
Scritti giovanili 1912-1922
Tabacchetti, l'autore di quel capolavoro di plastica policroma, ancora troppo trascurato, ch'è la Strage degli Innocenti; ed altri, altrettanto
Pagina 372
Scritti giovanili 1912-1922
Per esempio, in quel capolavoro di figura isolata che è il S. Sebastiano in S. Maria dei Sette Dolori di Napoli [figura 19].
Pagina 38
Scritti giovanili 1912-1922
Non dimenticherò il profondo colorismo di quel purissimo chiaroscuro, la cascatella argentina del panneggio di mercurio liquido, ma soprattutto lo
Pagina 38
Scritti giovanili 1912-1922
. Ricordiamo fra i suoi collaboratori quel Juan de Do, che poi si trasferì a Napoli, dove divenne scolaro dello Spagnoletto.
Pagina 390
Scritti giovanili 1912-1922
; sebbene il gusto in tutta l'Italia di quel secolo sia stato molto più simile nelle varie regioni che non lo sia sventuratamente oggi. Certamente, manca
Pagina 411
Scritti giovanili 1912-1922
rispecchino fedelmente il gusto accademico corrente a Roma e in tutta Italia a quel tempo.
Pagina 414
Scritti giovanili 1912-1922
È quel desco da parto che il Berenson, quando lo vide vent'anni fa in una collezione privata parigina, attribuì a Matteo di Giovanni, e per cui il
Pagina 417
Scritti giovanili 1912-1922
Muñoz avrebbe potuto molto apprendere dal modo con cui certi passaggi di stile furono rilevati, nello studio di quel periodo, da Alois Riegl.
Pagina 418
Scritti giovanili 1912-1922
Troppo maltrattato è Ribera (confiteor), e quel che più mi incresce anche Zurbarán ch'è pure il più grande costruttore di forme in luce, dopo
Pagina 421
Scritti giovanili 1912-1922
Campi e finisce in quel di Caravaggio, che mi son piaciuto di rifare.
Pagina 421
Scritti giovanili 1912-1922
Praticamente poi nell'esaminare l'attività di Zurbaran il K. non falla mai nell'attribuirgli e nel ritoglierli questo o quel dipinto; non piccolo
Pagina 454
Scritti giovanili 1912-1922
Così avviene che sotto Carlo V appaia quel Parement de Narbonne ch'è di apparenze talmente italiane.
Pagina 463
Scritti giovanili 1912-1922
Ed è veramente mirabile, come con quel semplice porsi d'angolo del Santo tutta la cubatura del quadro sia completamente occupata in profondità.
Pagina 467
Scritti giovanili 1912-1922
Ma in questo San Gerolamo; più ancora che in quel Sant' Antonio abate, Correggio riesce ad attingere, in una sola figura, quella complessità di
Pagina 467
Scritti giovanili 1912-1922
che domina e quasi ossessiona i grandi artisti di quel tempo.
Pagina 470
Scritti giovanili 1912-1922
Si userà lo stesso metro per quel ch'è delle decorazioni a fresco, delle quadrature o di que' gran telari che all'usanza veneta amavan riporsi nelle
Pagina 477
Scritti giovanili 1912-1922
Di fronte alle opere di Ardengo Soffici, si può meditare quel carattere estetico particolarmente essenziale del cubismo, che non credo sia stato
Pagina 48
Scritti giovanili 1912-1922
Delucideremo i romani, o volete quel copiosissimo composto che o conforma o, se colloca spesso in incongrua vicinanza le maniere fra sé più lontane
Pagina 481
Scritti giovanili 1912-1922
quel vecchione tanto dolce, tanto dotto, di San Pietro, è del Novelli [figura 197]; del Morrealese per dirla con gl'isolani. Questi non è raro in
Pagina 486
Scritti giovanili 1912-1922
prima in Genova, non tanto per quel San Pietro negante che riferito al Giordano potrassi meglio addire allo spiritoso Biscaino, ma più per i buoni
Pagina 488
Scritti giovanili 1912-1922
Così accompagnati in Venezia, come Girupeno, dal genio dello Strozzi, questi avrà cura di introdurci subito a quel suo coetaneo, l'oldemburghese Lys
Pagina 489
Scritti giovanili 1912-1922
questo o quel problema. Firenze, 1 gennaio 1959.
Pagina 494
Scritti giovanili 1912-1922
Così, giunto a Michelangiolo, T. dimostra che il suo platonismo di tendenza plastica (curioso! quel platonismo che aveva tante stigmate di misticismo
Pagina 56
Scritti giovanili 1912-1922
Questo determina le sue necessità di forma umana monumentale, di pose statuarie e appartate, di gesti sospesi, tutto quel complesso di apparenze che
Pagina 67
Scritti giovanili 1912-1922
Viva. È dunque vero che l'artista, egli solo sa quel che vede e come vede il mondo, e largirci, in sogno, la verità della sua visione.
Pagina 7
Scritti giovanili 1912-1922
Un istante solo, ho detto, lo risentiamo parlare artista, tanto artista, che quel ch'egli dice frutto di considerazione è un lampo intuitivo
Pagina 7
Scritti giovanili 1912-1922
, o peggio Bonsignori, di creare quel Polittico di San Giovanni e Paolo in cui - almeno per certe parti - è il fiore di un Mantegnismo riformato
Pagina 90