Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Scritti giovanili 1912-1922

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Longhi, Roberto 50 occorrenze

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che forse non voleva abbassare quel suo grande ingegno a simili cose».

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spaccarupi di Mantegna. E lo mostrò infatti - da quel che possiam vedere - nell'episodio della guerra di Pisa.

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Quel che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore stesso non

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E, sempre a proposito di confusioni derivanti da scarsa conoscenza del nostro seicento, ricorderemo ancora che si fa onore a Pablo Legote di quel

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A chi non volesse far questo non restava, ho già detto, che attendere al nuovo, ma per questo ci voleva precisamente più ingegno di quel che non

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Dopo aver tentato di ricostruirsi nella mente quel che dovette essere la sucida crosta cui è ridotta la Flagellazione di Cristo del Merisi in San

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sferica delle forme nel torso del Cristo: schematismo dal quale il maestro s'era sempre tenuto rigorosamente lontano, con quel senso profondo della

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Sull'altare era quel San Gennaro con altri Santi Vescovi che è ora nell'anticappella a destra: opera che non si salverebbe dallo schematismo quasi

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In quel tratto dell'attività di Merisi che va dai dipinti di San Luigi dei Francesi (1590-91) alla Deposizione della Vaticana (circa 1595) va riposta

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Con eguale impasto flamigant, in scenica e forme più visibilmente italiane ci si presenta Gentileschi in quel Riposo nella fuga in Egitto* che è in

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Curiosa pretesa questa di Orazio di voler dipingere peggio di quel che sapeva! Così perde ogni forza in questa compostezza di posa alla bolognese, in

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Ma non si deve tuttavia pretendere che da questa congerie ragguardevolissima di ricerche bramantesche emani un nuovo e chiaro concetto di quel che

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, di Empoli, ecc. E troppo ci vorrebbe a spiegargli quanto di cadaverico sia invece in quel neoclassicismo di troppo in anticipo.

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Opportunissimo per orientare inizialmente il visitatore in quel «mare magnum» della Pinacoteca Civica, ove la maggior parte dei dipinti non recano

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nelle figure grandi; conviene restituirla all'ottimo seicentesco milanese Francesco del Cairo, il Renoir della scuola locale di quel secolo [figura

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Preti è il salvatore della pittura napolitana, che, per quel tempo, è quasi quanto dire della pittura italiana. Da uno stilista sovrano com'egli è

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Così anche quel bluetto di prugnolo, quel rosso guance di mela, quel turbante turbato di nastri a screzio e di lumi a sghembo; e il giallo del

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Sentiamo troppo certo e corposo nel modellato all'antica il viso della Giovane; ed ecco un rapido quadrante di ombre ritagliò su quel viso, sognando

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Ma no, è, tutt'altra cosa; non pare anche a voi? Un nobile Lignaggio di forma lineata si ritrova siglato originariamente in quel propagarsi di passo

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grinzosi, senza un grano più, dell'intelletto corporale di Michelangelo, ma comprendete ormai che il loro compito è diverso, quel di comporsi in

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e d'ogni massa, in quella piramide tronca, in quel mastaba, dove le corde tese sono gli spigoli affilati, alzaie gementi a trascinare le forme verso

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Ma, di grazia, che cosa significa tutto questo? Curiosa illusione! E l'enfasi delle pose teatrali di quel tempo da che cosa mai proveniva? Era una

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La cosa che più importerebbe sarebbe finalmente dire come paia a noi doversi interpretare l'arte di Daniele Crespi; ma - senza quel che abbiam messo

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Tabacchetti, l'autore di quel capolavoro di plastica policroma, ancora troppo trascurato, ch'è la Strage degli Innocenti; ed altri, altrettanto

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Per esempio, in quel capolavoro di figura isolata che è il S. Sebastiano in S. Maria dei Sette Dolori di Napoli [figura 19].

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Non dimenticherò il profondo colorismo di quel purissimo chiaroscuro, la cascatella argentina del panneggio di mercurio liquido, ma soprattutto lo

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. Ricordiamo fra i suoi collaboratori quel Juan de Do, che poi si trasferì a Napoli, dove divenne scolaro dello Spagnoletto.

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; sebbene il gusto in tutta l'Italia di quel secolo sia stato molto più simile nelle varie regioni che non lo sia sventuratamente oggi. Certamente, manca

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rispecchino fedelmente il gusto accademico corrente a Roma e in tutta Italia a quel tempo.

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È quel desco da parto che il Berenson, quando lo vide vent'anni fa in una collezione privata parigina, attribuì a Matteo di Giovanni, e per cui il

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Muñoz avrebbe potuto molto apprendere dal modo con cui certi passaggi di stile furono rilevati, nello studio di quel periodo, da Alois Riegl.

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Troppo maltrattato è Ribera (confiteor), e quel che più mi incresce anche Zurbarán ch'è pure il più grande costruttore di forme in luce, dopo

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Campi e finisce in quel di Caravaggio, che mi son piaciuto di rifare.

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Praticamente poi nell'esaminare l'attività di Zurbaran il K. non falla mai nell'attribuirgli e nel ritoglierli questo o quel dipinto; non piccolo

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Così avviene che sotto Carlo V appaia quel Parement de Narbonne ch'è di apparenze talmente italiane.

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Ed è veramente mirabile, come con quel semplice porsi d'angolo del Santo tutta la cubatura del quadro sia completamente occupata in profondità.

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Ma in questo San Gerolamo; più ancora che in quel Sant' Antonio abate, Correggio riesce ad attingere, in una sola figura, quella complessità di

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che domina e quasi ossessiona i grandi artisti di quel tempo.

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Si userà lo stesso metro per quel ch'è delle decorazioni a fresco, delle quadrature o di que' gran telari che all'usanza veneta amavan riporsi nelle

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Di fronte alle opere di Ardengo Soffici, si può meditare quel carattere estetico particolarmente essenziale del cubismo, che non credo sia stato

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Delucideremo i romani, o volete quel copiosissimo composto che o conforma o, se colloca spesso in incongrua vicinanza le maniere fra sé più lontane

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quel vecchione tanto dolce, tanto dotto, di San Pietro, è del Novelli [figura 197]; del Morrealese per dirla con gl'isolani. Questi non è raro in

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prima in Genova, non tanto per quel San Pietro negante che riferito al Giordano potrassi meglio addire allo spiritoso Biscaino, ma più per i buoni

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Così accompagnati in Venezia, come Girupeno, dal genio dello Strozzi, questi avrà cura di introdurci subito a quel suo coetaneo, l'oldemburghese Lys

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questo o quel problema. Firenze, 1 gennaio 1959.

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Così, giunto a Michelangiolo, T. dimostra che il suo platonismo di tendenza plastica (curioso! quel platonismo che aveva tante stigmate di misticismo

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Questo determina le sue necessità di forma umana monumentale, di pose statuarie e appartate, di gesti sospesi, tutto quel complesso di apparenze che

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Viva. È dunque vero che l'artista, egli solo sa quel che vede e come vede il mondo, e largirci, in sogno, la verità della sua visione.

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Un istante solo, ho detto, lo risentiamo parlare artista, tanto artista, che quel ch'egli dice frutto di considerazione è un lampo intuitivo

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, o peggio Bonsignori, di creare quel Polittico di San Giovanni e Paolo in cui - almeno per certe parti - è il fiore di un Mantegnismo riformato

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