Scritti giovanili 1912-1922
servito all'autore per dare alle persone proporzioni più grandi e solide che non abbiano nel quadro di Savona.
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per la forma più ritorta, quindi verso il 1614, cade anche il terzo quadro d'altare che si conosca di Borgianni: Il San Carlo Borromeo fra gli
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I veneziani non potevano nulla perché ogni quadro loro ha per fine la glorificazione di Venezia - E noi che credevamo...
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Lo scopo di questo libro? È di fare la cornice al quadro che verrà nel secondo volume e che vorrà essere il quadro della storia dell'arte ufficiale
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miniatura in Lombardia fino alla metà del '400 che il Toesca ci ha dato recentemente senza farlo naturalmente precedere da una cornice avulsa dal quadro
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Entrando a Sceveninga la taglia per il quadro: «Tout cela de dimensions très vastes conçu dans le plus grand format et pas trop (pas trop, in
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incrociare e incuneare i volumi del quadro raggiungono un'efficacia sommamente astrattiva e indipendente ormai dalla brutalità dell'azione.
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puramente dalla luce, isolava del tutto il suo quadro come organismo a sé e impossibile a decorare qualcosa di più che se stesso: impossibile a unificarsi
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quadro è un capolavoro: sta bene: l'ha detto anche Aldo de Rinaldis 25: ma si tratta di vedere in che senso precisamente si possa parlare di
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di restituirlo a Orazio Gentileschi. Penso ch'egli abbia avuto ragione ed aggiungo che l'opera deve cadere nel periodo genovese, perché un quadro
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Tutta l'attività di Artemisia fino alla sua venuta in Napoli è strettamente legata al quadro dell'arte paterna, soprattutto come cerchia d'arte, e
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dell'Appiani come negli altri maestri secondari, di rado dimostra una qualsiasi attenuazione del tipo reale. Se la tecnica che fa il quadro con le tinte chiare
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questo difetto sia costretto a riempire il quadro con un blocco compatto di forma che mura completamente la tela e sopprime lo spazio. Il Seicento
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A Fano è del 1617 la Resurrezione della Tabita, quadro fatto a concorrenza col Guercino e pubblicato dal Frimmel nei «Blätter für Gemäldekunde» (IV
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Poiché Mattia Preti ha compreso che la parte più essenziale del quadro è la cornice. Intendiamoci: la cornice che è il taglio. Taglio e costruzione
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Presepe del Moncalvo diviene del Calvi (?); un Beata Giovanna del Crespi diviene del Procaccini, e si cita un quadro nullo dello Scotto, mentre si
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maggiormente il livello «scientifico» (come si dice) di tutta la compilazione. Ci basterà ricordare che un quadro del Cerruti, nel Castello di Moncalieri, «è
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Ammiratori del Rembrandt appaiono il Guercino e il Preti, il quale inviando al Ruffo un suo quadro con S. Luca pittore, immaginava, con istile
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invece l'identità del quadro del Catone dello Stomer ch'era nella Galleria Ruffo con quello che si trova ora nel Museo di Catania; buona conferma per
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Abbiamo già ricordato la perfetta corrispondenza tra la descrizione del quadro del Jordaens citato nell'inventario del 1640, e quello che si conserva
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F. SAPORI, Un quadro ignorato di Gherardo delle Notti («Rass. d'Arte», gennaio-febbraio 1918) (in: 'L'Arte', 1918, p. 239).
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Sapori di pubblicare fra l'altro il bellissimo quadro sull'altar maggiore dei Cappuccini di Albano, dove S. Francesco e S. Bonaventura consigliano
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maestro e che dovevano altrove farlo giungere alle soglie dell'accademia; ad ogni modo non comprendiamo come mai l'autore parli di questo quadro come
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Sul finire dell’articolo si annunzia anche la scoperta, per opera del prof. Hermanin, di un altro quadro di Gherardo nella chiesetta di S. Pietro in
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Come, non sapete che qui da noi si ripudia gloriosamente l'impressionismo senza aver creato un solo bel quadro impressionista: ci si proclama
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raggiungevano neppure la banalità illusiva di un Mancini, e la sua mentalità era di vetrina e non di quadro.
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sé medesimi, ma qualcosa d'altro, più rigoglioso d'atmosfera, più saturo di polpa; e cioè il quadro di Cavaglieri, ricco, cantante e sfrenato proprio
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Ora io mi domando come avvenga che la Direzione delle Arti intenti processo a chi, poniamo, riesca a venderle un quadro falso, eppoi ordini essa
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«Introduzione». (Qui non c'è molto di nuovo nel quadro d'ambiente dell'Italia settecentesca).
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«Cap. II. Anni di studi e di viaggi». (Quadro dell'ambiente romano al tempo di Papa Lambertini - Relazioni del Piranesi con altri incisori del tempo
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vigorosamente, tracciando un quadro chiaro e rapidissimo dello svolgimento iniziale della scultura romanica in Italia e in Francia nel XII secolo.
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Col suo fare sfiduciato il P. butta stizzosamente altra legna sul fuoco ed ammette che, in base alla critica storica, un quadro creduto del Trecento
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illusione di chi volendo creare il quadro d'ambiente al proprio protetto, ne cerca gli ingredienti in famiglia, nel natio loco, a preferenza che
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Ed è veramente mirabile, come con quel semplice porsi d'angolo del Santo tutta la cubatura del quadro sia completamente occupata in profondità.
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Anche il Lépicié aveva avuto torto, o almeno aveva di molto passato il segno, parlando di questo quadro, già molt'anni prima, come «fort endommagé
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Fu ad ogni modo il suo errore che pochi anni dopo, e precisamente il 26 di aprile del 1872, fece comprendere il quadro nella prima distribuzione dei
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fallita estetica nazionale) che l'han tenuto lontano dalla pittura pura, sia finalmente disposto a non cercar nel quadro un qualche emotivo estrapittorico
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convenisse prima trasportare il quadro a un nobile soggetto Siciliano; e ne discorreremo a quella scuola.
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Il Guercino è in Pommersfelden eguale a se stesso nel solitissimo San Gerolamo desto dall'Angelo in picciol quadro, simile all'altro in Parigi; lo
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agnellone; qui sta per originale, né si ravvisa come precursore ed è copia sol tanto sufficiente del quadro presso gli Eccellentissimi Panfili in Roma
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fattorini di Zeusi, da un ciamberlano del duca d'Orléans, mia guida invita nella quadreria mirabile del Palais Royal, giunti che fummo ad un quadro
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Feci osservare che la sigla L. G. signifìcava Luca Giordano cui infatti il quadro venne restituito nella seconda edizione al n. 484 A.
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far trasferire il quadro (col nuovo numero 920 A) alla «Scuola Veneziana del '700» [oggi sospetto che il dipinto possa appartenere al vero Matteo dei
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682, 683. Opere dubbie. [Mi chiedevo poi, per altre cose viste, se non fosse suo il quadro del Prof. Romanelli a Parigi con Due cechi (920 A, seconda
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713. Un Santo. Roma, Galleria Nazionale. Sebbene il riferimento durasse in entrambe le edizioni, il quadro non mi pareva del Novelli, anzi
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Sole e, comunque, simile al miglior quadro dell'Albertina a Torino; dubbi anche risultavano i «Putti morti» (816 A della Coll. Cecconi [figura 257]) [che
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[Spadarino]. Ma fortunatamente, da Roma venne soltanto il quadro sicuramente autografo di Sant'Adriano (879) che figurò infatti da solo nella seconda
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Di tendenze assai cubistiche è infatti la Galleria di Milano [figura 31] quadro solidissimo, persino incardinato prospetticamente se ci tenete, dove
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enigmatico era il quadro con la Sacra Famiglia (958) del Prof. Grassi a Firenze. [Soltanto pochi anni dopo mi avvidi che apparteneva al fiorentino
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Là, insomma, il pubblico entra, mira, gode: riconosce la realtà - nell'arte. La quale seguita, così, a distillarsi in quintessenza nel quadro di
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