Scritti giovanili 1912-1922
I Belliniani hanno sorte più gloriosa: se il più grande di essi è Tiziano. Ebbene non sarebbe difficile dimostrare che il fondamento di Tiziano fino
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Ma lo sviluppo più completo del colorismo zuccherino, delle ombre lucide e chiare, della superficie spaziosa e leggera che si compiace
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Ora, esclusi ad uno ad uno, per l'attribuzione dell'opera, gl'imitatori più noti di Caravaggio, Manfredi più lustro sempre e smaltato, Saraceni più
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Ma ad un più attento esame si rivela nell'opera un disequilibrio di fattura: e, precisamente, tra la resa filata delle parti già dette e quella dei
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Non potremmo veramente oscillare che tra le qualità di plastica energetica incarnate in Michelangelo, quelle di ritmo lineare cioè di movimento più e
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In Testa+casa+luce anche più che in Compenetrazione. Il titolo stesso ci svela che si tratta di addizione più che di sintesi.
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E, per un luminista di senso statico la luce veramente non si potrebbe esplicare che per via di forme appianate. Quanto più il luminismo è statico
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Potrebbe forse rivolgersi con più profitto ad una produzione di poco più recente come i mirabili Vuoti e Pieni astratti di una testa [figura 70].
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Cosa novissima e massima le possibilità infinite di sviluppo nella creazione: ai lati il profilo più slargato la siluetta più espansa, ma anche la
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movimento non si risolve con un profilo blando e allampanato di flessioni più e più involontarie che non lo porterebbero di molto oltre una sinuosità
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Ché, se nelle forme umane la gioia era di installarci di volo nelle articolazioni più energetiche, qui possiamo liberamente scagliarci per ogni
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Quel che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore stesso non
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Venne infine lo stesso Merisi nel 1607: ed era allora nel momento più sano ed equilibrato, più classico della propria attività, se si pensi che oltre
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Vi fu tuttavia un pittore che a Napoli tenne fede al Caravaggio più che qual sia caravaggesco d'Italia; che fu di lui più puro discepolo che quanti
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Sacra Famiglia della Pietà dei Turchini, con tinte più chiare e più fredde, con forme più tonde e disegnate.
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Ne consegue che in un certo senso Gentileschi è più «realista» di Caravaggio, per quanto possa apparire alla prima più gentile e gastigato: è più
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D'altronde Orazio non insiste in questo voler procedere parallelo ad Elsheimer a Saraceni a Borgianni. Forse le necessità più vaste e placide di
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Lo stesso modo anticaravaggesco di spingere tropp'oltre la resa di certi particolari più saputi che «visivi» e di abbandonarli in mezzo a brani più
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ne stette a Napoli per più di vent’anni; assistette –e il suo compito è proprio quella di una distinta levatrice- al nascere dei più bei rigogli di
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Per il resto, anche Appiani nelle sue opere più pensate, i pennacchi di San Celso, le composizioni dei soffitti di Palazzo Reale, si libera
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architettonica più complessa, più connessa, più fusa di visione - dalla cattedrale alle mura della città, dal trittico dell'altar maggiore alla veduta del borgo
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Senza dubbio di sorta, la parte più curata dall'autore è quella che riguarda la pittura senese; e vorremmo esaminarla più a lungo se non mancasse il
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Ed ecco, sempre secondo il Dami, comparire Simone ed «introdurre nell'ordinato paradiso duccesco un procedimento di stile che non era più possibile
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Il San Rocco (n. 174), un Morazzone dei più lampanti, è anche più inesplicabilmente attribuito al Panfilo, sebbene con dubbio [figura 146 b].
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Ma occorre più stile, occorre preordinare partiti di luce più netti e più statici affinché le quadrature corporee acquistino vera vitalità artistica
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Per Dalbono valgono le stesse cose. Certo egli è più brillante scrittore, più vivido, più pronto ad accogliere che non il Morelli; ma da queste sue
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V'è dapprima il problema dell' «influenza sulla piccola cultura» ed è problema che dalla mente più serena non può essere risolto che scetticamente
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per il più bel Raffaello, di nulla per il '6 e il 700 salvi i numeri che s'eran salvati dalla palude per ragioni quasi sempre accidentali e tutt'al più
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Bologna, città d'arte più complessa, si fregia, lo sappiamo, di quattrocento come di seicento. Eppure, se vi dicessi che il più bel quattrocento di
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Ci pare davvero che nulla sia più adatto e più semplice per una guida che tener d'occhio queste zone provinciali che hanno tante volte un sapore così
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La quale così com'è, è di già, senza dubbio, la più utile Guida Generale apparsa finora in Italia; la quale senza dubbio sostituirà il Baedeker
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le parvenze più infantili, le più stridule popolarità e le più rapidamente incrociate siluette memori dei disegnatori acrobatici dell'estremo Oriente.
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Quella curiosa miscela di nuovi concetti critici che perdura anche nelle menti più libere e sgombre come quella del Marangoni, è che lo fa parlare di
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Troppo maltrattato è Ribera (confiteor), e quel che più mi incresce anche Zurbarán ch'è pure il più grande costruttore di forme in luce, dopo
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Volevo soltanto, dapprima, dimostrare sufficientemente ch'è un po' per tutte queste ragioni se scorrendo con l'occhio tutte le più recenti acquaforti
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Per il resto si dovrebbe parlare delle mode correnti e non siamo più certi che sia nostro debito giudicare. Dire tutt'al più: ho visto, oppure
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Poi c'è Cavaglieri, anche più noto.
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Sono, allora, i valori coloristici quasi primordiali che vengono in campo; ecco, il tappeto, lo sciallo, il satsuma non son più la semplice copia di
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Con questo lume preliminare mi pare che appaja più chiaro, e più desolante, il senso di un altro fatto recente che, chissà?, di primo acchito poteva
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«Cap. IV. L'acquaforte». (È il capitolo più bello, pieno d'intelligenze interpretative dello spirito di certe sottilità apparentemente non più che
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Od, orsù ditemi: fu mai un Lanfranco più grande, più risentito che nella gran macchina di Augusta, degna di muover un Pontefice non soltanto a
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Il più noto, il più cerco fra quelli per un fare men tinto, più brillante che nell'Amerighi, quasi un Manfredi del settentrione, dico Gherardo di
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Chi mai vide in effetto in quella scuola un tuono più vivido, un contrapposto più sagace, un maneggio più ricco, all'usanza dei veneti ancor più che
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Oggimai non più a' naturalisti, ma veniamo agli ideali o a' manierosi dell'epoche più tarde che tutti, qual più qual meno, premono, come Voi diceste
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quelle meno artifiziose, e più vere introdotte dal Saraceno, dal Renieri Mabuseo e, in parte, anche dal Vecchia ed altri che per brevità trapasso
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O io vo errato, o mai si videro in pittura, più di Uticensi svenati, più di Tizzj o di Prometei dilacerat:i e distratti, più di Diogeni in tina; più
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Parmi il Bellucci procedere dallo studio del Liberi, di lui più anziano, e più ancora da' Veneziani del secolo sestodecimo; sennonché a questi vezzi
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Altramente e in modi più studiati, più dotti, penetrò Bologna fra' Veneti col Balestra e quivi se ne veggon due allegorie dove la soverchia rotondità
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Giovanni Bellini, più complesso, senza rifiutare il problema di forma troppo radicato in lui per l'educazione disegnativa - lo assume in modo da
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Per l'assolutezza delle forme architettoniche sta, presso il San Sebastiano, anzi più soddisfa perché unica nello spazio breve, l'Annunciata [figura
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