Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Scritti giovanili 1912-1922

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Longhi, Roberto 50 occorrenze

Scritti giovanili 1912-1922

Sono nomi; ma per chi abbia intelligenza sufficente nelle arti figurative, l'averli puramente raggruppati, può bastare per intenderli concretamente

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Ma qui non è ancora che un simulacro della pittura. Il suo fondamento visivo è ancora essenzialmente plastico-lineare.

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Ma riteniamo i caratteri dell'arte di Giambellino in quanto ci dimostrino il suo passaggio al senso pittorico e lo svolgimento ch'egli v'impresse.

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Ma il seguito degli intenti pittorici che ho tentato di lumeggiare è forse per altre vie.

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Ma un'altra questione, forse, mi si domanderà di risolvere prima di chiudere queste note fugacissime. Quando precisamente il Greco abbandonò Roma?

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Ma molte altre direzioni stilistiche s'intrecciavano a Roma nel decennio dell'operosità di Borgianni.

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nell'arte tentando di far credere la sua una graduazione non pratica ma fantastica: «Ma che dovendosi pur procedere a una graduatoria, secondo il

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Ora, Michelangelo, dopo questa ch'è pure grande libertà lirica (l'idea della perfezione divina che si rispecchia variamente ma in tutte le creature

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Qualità eccezionali, dunque, ma spesso impossibili a fondersi e ad unifìcarsi e che perciò vanno godute nel tempo.

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ultimi tentativi per una grande scultura; ma Correggio che quando non fu grande pittore fu almeno grande profumiere, ma un gelatiere, certo Barocci, lo

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delle masse, ma in luogo di adagiarle entro la stilizzazione diaccia del cubismo le attorce sinuosamente in fusi sottocutanei che portano il rabesco

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La risposta è semplice, e facile: in Testa+casa+luce il corpo si assettava in un'immobilità' di feticcio, ma quest'uomo cammina.

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Ma inseritevi di lancio ormai nell'organismo transitante di questo individuo, poiché vale la pena di viverlo.

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La mia conchiusione non sarà di critica, ma di vita.

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Non aspetto da lui più di quello che ha fatto, ma semplicemente qualcosa di diverso, qualche diverso capolavoro.

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«Era fatale che Bologna soltanto potesse fornir l'arte la quale » -ma non si tratta di forniture commerciali ma di sviluppo artistico; di vedere cioè

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Ma lasciamolo tra i decoratori! «Il decoratore non deve pensare» egli dice; ebbene: noi diremo allora che M. Reymond è un decoratore della critica

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Ma non credo sia il caso di discutere singolarmente la dimostrazione che, a detta dell'autore stesso, fu ispirata da un bimbo di nove anni.

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Ma io voglio citarvi un'altra tela che ci dimostri Battistello nella pienezza delle sue nuove facoltà, verso gli ultimi anni della sua vita.

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realista e perciò inferiore. Sceglie con gran cura Orazio la natura, ma non la trasforma: una volta scelta, la copia, e bene; ma non basta; non basta

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Ma si tratta di momenti, poiché anzi proprio ora Orazio ripiglia il problema caravaggesco per portarlo a nuovi sviluppi.

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Vorremmo quasi tacere del periodo inglese di Artemisia (1639-164... ); ma l'Autoritratto Spencer ci sforza ad accennarne.

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Ma sorge a questo proposito un capitolo di storia provinciale che non posso scrivere così a punta di penna senza dati sicuri, ma che giura per mille

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visitatore di Siena. Ma questi sono sogni e fantasie d'umanisti attardati. Dimentichiamo dunque queste tristezze ed osserviamo lo studio del Dami alla pari

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importa. Ma questo pare che il Dami non veda. Né s'accorge che non si può dire: «Palazzo Comunale (appendici: i palazzi privati)» ma soltanto: la Piazza

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Mira egli a stabilire, ora, alcuni altri gruppi di energia pittorica che s'iniziarono a Siena, ma si svolsero poi soltanto altrove.

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I due quadretti di genere (nn. 125-226) non possono invece credersi di scuola francese, ma del Van Laer.

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E similmente, non di Preti il Monaco Bruniano della Corsini di Roma*, ma del grosso riberiano, Finoglia; non di Preti, ma di Luca Giordano che «fa

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Le osservazioni del Freyer hanno, è vero, un valore locale, ma non potranno che essere riconfermate e ribadite da ricerche compiute altrove.

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È un curiosissimo pittore olandese che fu in Italia verso il 1620, ma svolse la propria attività in patria fra il 1625 e il 1660.

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proposito del Solario, Il quale, è vero (pagina 85), «amò mettere in mostra ne' suoi ritratti le mani modellate con sicurezza, quasi con virtuosità», ma

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Ma fra questi «corsivi fanciulleschi», il più singolare artista è senza dubbio Marcello Capy che non faceva presagire tanto prima di apparire nella

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L'attribuzione a Velazquez lusinga senza dubbio noi, pochi amatori del nostro Seicento italiano; ma preferiremmo che si fosse riconosciuto senz'altro

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il pomposo frontespizio del sedicente «problema del restauro dei monumenti». Non esiste un «problema del restauro», ma solo la menzogna del restauro

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Ma, a parte il fatto che siam partiti proprio dalla necessità teoretica di escludere dalla critica d'arte figurativa i metodi della critica

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Ma si può trattare di mesi, mesi diversi di un anno che, secondo la cronologia più comune dell'artista, potrebbe essere il 1515.

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Voglio servirVi, ma presento che dove ciò sarà men male il dovrò al piacimento, alla fiducia che la Vostra intrinsechezza m'inspira.

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Più volte è in Pommersfelden la rappresentanza de’ nostri settentrionali, de’ veneti spezialmente. Ma a’ veneti sarà mestieri giungere, soffermandosi

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18. Anzia e Abrocome. Venezia. Accademia. Allora mi pareva di Amigoni, ma derivante da Ricci [ora lo credo del Tiepolo ispirandosi all'Amigoni

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65. Madonna. Roma, Coll. Addeo. Mi pareva di Fr. Trevisani. Ma nulla venne corretto.

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un'occasione, ma che non fu raccolta, per esporre dagli Uffizi il cosiddetto Autoritratto, che sarà magari un'effige del Sorbi, ma dipinta dal Crespi.

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Ma v'è un'altra soluzione, più intellettuale questa, e profonda, del movimento. La dobbiamo al pittore Boccioni.

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Ma ripiglieremo queste obbiezioni, concludendo.

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Il colorismo bizantino negli esempi di San Vitale aveva raggiunto un delizioso accostamento di superficie late di colore, ma ciò era avvenuto a tutto

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Così Paolo Uccello giungeva di nuovo all'intarsio che nel colore equivale al tappeto; ma non era più il tappeto bizantino steso su forme incorporee

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Io non voglio fermarmi su Piero per ricostruirne particolarmente l'attività - ciò che è stato fatto mirabilmente da Adolfo Venturi - ma solo notare i

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Ma quando è, d'altra parte, che Antonello si volge a queste ricerche prospettiche - id est idealistiche - della forma umana?

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Ma passiamo al Polittico di Messina, del 1473 [figura 40].

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Ma donde proviene questo inizio degli intenti pittorici che si annunzia tanto presto in Bellini?

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Ma guardiamo la costruzione della scena. Tutto farebbe supporre che senza un mutamento radicale Bellini si sarebbe ripreso alla composizione del

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