Scritti giovanili 1912-1922
Che cosa pensare di questa curiosa narrazione? L'aneddoto ha la virtù o il vizio di mettere in sospetto lo storico per il semplice fatto, appunto
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Era questo dicevo il problema per il quale l'arte caravaggesca, accennandone vari sviluppi, lasciava adito nei seguitatori ad incertezza
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Morì il 13 o il 14 gennaio 1616 2.
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S'incalza praticamente, con rabbia maggiore: «E qual'è il barbaro giudizio che non comprenderà esser più nobile il piede dell'uomo che non il calzare
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Là era il movimento assoluto isolato e murato, qui il movimento assoluto sintetizzato nel relativo. Il movimento assoluto non ci poteva dare che un
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Il soggetto in arte non è in fondo che l'opera stessa; l'oggetto diventa arte, evidentemente, diventando soggetto. Si è fatta cioè una miseranda
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severo, tra il vastissimo campo nero (ormai fortemente insordito), il bianco-grigio, il baio del corsetto della donna e - naturalmente - il rosso profondo
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Come automaticamente i colori seguono il chiaroscuro. Vengono sul dinanzi, in luce, il fulvo pallido della stola, il bianco su bianco della mitria e
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La quale dovette essere molto precoce in ogni cosa - si consulti al proposito il resoconto del processo del Tassi - e così in pittura, se verso il
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avvenire appunto in questi tempi, tra il 1621 e il 1624: chissà anzi ch'essa non abbia accompagnato il padre, che partiva da Roma verso il 1621, per un
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Non dimentichiamo infine la gradita sorpresa di riconoscere che il De Dominici aveva ragione: v'è qui potenzialmente tutto l'episodio contenuto, il
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Ma i giovani che si recano a Roma verso il 1615, trovano l'ambiente assai mutato: il più eminente dei toscani a Roma è ora Orazio Gentileschi: sicché
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Ivi regna ancora il mito Ribera, il mito Guido Reni.
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Si vuole anche volentieri riconoscere che il materiale grezzo apprestato dal Malaguzzi è di ricchezza stragrande, specialmente per la parte
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E si potrebbe chiudere il libro, se il paragrafo 4° che segue, non offrisse modo anche più agevole di sorprendere il Dami in contraddizione patente
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V'è l'altra grande rinnovazione, anch'essa attuata da Caravaggio, che pone il Seicento italiano alla pari di tutte le età eroiche, od arcaiche, della
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Il Salvatore Benedicente (n. 191) è troppo debole per Daniele Crespi; pare invece opera del cremasco Carlo Urbino, che lavorò molto a Milano tra il
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Il Moncalvo ritorna ancora per noi nel quadretto (n. 199) attribuito a scuola veneta del secolo XVI, e, infatti, dopo averlo riconosciuto per tale
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È un curiosissimo pittore olandese che fu in Italia verso il 1620, ma svolse la propria attività in patria fra il 1625 e il 1660.
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Raffronti ulteriori avrebbero anzi dimostrato al Kutschera che per il San Sebastiano di Venaria Reale il Ricci si servì della mirabile figura che
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rappresenterebbe coi Nazareni il genuino classicismo tedesco; che la sua grandezza nasce dal fatto che le sue opere sono «espressioni delle stesse
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Il Galloni appunto in base a nuovi documenti è riescito meglio che i suoi predecessori di lavoro, Bordiga e Butler, a ricostruire il quadro iniziale
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Del periodo caravaggesco sono noti il Suonatore* della Galleria di Dresda oltremodo simile a Manfredi, e il Quartetto di Cassel.
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Un disegno a matita, degli Uffizi, che il Loeser credette uno studio per il S. Nicolò della Pala Vaticana, è invece - dimostra von Hadeln - uno
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Espinosa è la rivelazione di un artista parallelo e non molto meno grande di Zurbaran. Il padre del pittore, Jeronimo Rodriguez, si stabilisce a
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Senza dubbio la Guida del Touring sostituirà il Baedeker, perché imita il Baedeker. Ma era necessario proprio imitare il Baedeker in qualcosa di più
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Bologna, città d'arte più complessa, si fregia, lo sappiamo, di quattrocento come di seicento. Eppure, se vi dicessi che il più bel quattrocento di
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Si rileva inoltre la perfetta esattezza di certi racconti del Pascoli sulle relazioni tra il Mola e il Preti, ecc., per gli affreschi del 1661 nel
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Il Gio. Battista Genovese citato in una lettera da Venezia è il Langetti e non il Baciccia, come crede il Ruffo. Giacomo de Castro corrispondente e
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Ammiratori del Rembrandt appaiono il Guercino e il Preti, il quale inviando al Ruffo un suo quadro con S. Luca pittore, immaginava, con istile
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È quel desco da parto che il Berenson, quando lo vide vent'anni fa in una collezione privata parigina, attribuì a Matteo di Giovanni, e per cui il
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Ma il problema è sempre quello; se il «vedere di tocco» era stato presagito, senza esito finale, da Tiziano vecchio, da Tintoretto, da Bassano, e con
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In verità nulla è più illuminante sulla forma mentale -del grande Olandese che il divario di stile tra il primo e il secondo Alessandro. Aveva il
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due quadri di Alessandro - a proposito dei quali si svolse tra il Rembrandt e il Ruffo una corrispondenza che, fra le righe, assume un interesse
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Avevamo sperato bene, ricevendo il volumetto dedicato al Costa; ma salvo quello e due o tre riproduzioni da salvare per il Vela, il Dupré e il
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Ci piace di vedere che il Kehrer è tornato - e ci si doveva pur tornare per amore o per forza - al riconoscimento dell'importanza generale e speciale
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Il P. procede adunque sostenendo certe utilità essenziali che proverrebbero dalla critica storica - la critica storica all'antica, il rapporto delle
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Fu ad ogni modo il suo errore che pochi anni dopo, e precisamente il 26 di aprile del 1872, fece comprendere il quadro nella prima distribuzione dei
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Io, a buon conto, mi son divertito a vedere come dapprima il tentativo di spostare in tralice la composizione appena si adombri in una mossa ingrata
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Ad Hampton Court è il San Girolamo che gioca con il suo fare di Nettuno in bonaccia che abbia mutato il quos ego in un sinite parvulos. Il san
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il Caravaggio e il «naturalismo» del Seicento, la deferenza per il Lanzi lo fa indulgere anche alla tradizione accademica e classicistica, sboccata
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Che varrebber mai Rottmayer, li Asam, il Bis senza gli esempi del Cortona, del Pozzo, del Liberi, del Bellucci? Che cosa lo Urlaub, il Kragher, il
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Il resultato è chiaro: è la disarticolazione completa delle membra della realtà che nel cubismo s'eran rattratte, anchilosate, stratificate: il
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Venga il Manfredi e dica non aver giammai posto mano a quel gran concertone [figura 186] di lui men lucido e più furioso nel segno, più artifizioso
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Ora, guardate il Porto di Metzinger, e vedrete come tutte le curve che formano il rabesco di vele, siano in funzione statica. Sono vele impietrate, e
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Così egli è costretto ad aggiungere ai valori artistici, non volendo trascurarli, uno di quegli immancabili simbolismi che sono il massimo sforzo per
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Anche il T. riconosce di M. in San Domenico di Bologna il San Procolo e ci vede l'autoritratto dell'artista diciannovenne.
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Il colorismo bizantino negli esempi di San Vitale aveva raggiunto un delizioso accostamento di superficie late di colore, ma ciò era avvenuto a tutto
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Vede il battere, il crepitare, il moto dei remi sul mare : la vela nella sua gonfia sodezza plastica contro il cielo; - i naviganti sono pittori
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Il gruppo adunque perfettamente italiano nella sua unicità struttiva non si può richiamare che allo stile di Piero, anche per il modo di campire sul
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