Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: fu

Numero di risultati: 132 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Scritti giovanili 1912-1922

263233
Longhi, Roberto 50 occorrenze

Scritti giovanili 1912-1922

Fu Piero del Borgo tuttavia, col suo sintetismo prospettico, a stendergli così la trama degli accordi coloristici come la cubatura dei rapporti

Pagina 104

Scritti giovanili 1912-1922

L'umanesimo prestabilito di Michelangelo fu compreso anche dalla finezza critica di Vasari : «Ha Michelangelo atteso solo... alla perfezione

Pagina 11

Scritti giovanili 1912-1922

essenziale ai grandi artisti. Fu insomma il suo uno stilismo psicologico più che pittorico, ch'egli trasceglieva acutamente nella vita, e trasferiva

Pagina 125

Scritti giovanili 1912-1922

Il suo merito maggiore insomma - quando lo si riponga storicamente fra i suoi compagni di carriera pittorica - fu di essere senza dubbio il meglio

Pagina 126

Scritti giovanili 1912-1922

ultimi tentativi per una grande scultura; ma Correggio che quando non fu grande pittore fu almeno grande profumiere, ma un gelatiere, certo Barocci, lo

Pagina 133

Scritti giovanili 1912-1922

La causa della supremazia dell'arte bolognese? fu la cultura bolognese espressa da un motto latino perfezionato per l'occasione da R.: Bologna docet!

Pagina 164

Scritti giovanili 1912-1922

Ma non credo sia il caso di discutere singolarmente la dimostrazione che, a detta dell'autore stesso, fu ispirata da un bimbo di nove anni.

Pagina 168

Scritti giovanili 1912-1922

Il dott. Beritens afferma che persino l'appannarsi progressivo dei colori e l'intonarne la gamma sul grigio fu prodotto in Greco da qualche difetto

Pagina 169

Scritti giovanili 1912-1922

1600, e il cui seguito fu assai più vasto di quanto non si creda.

Pagina 178

Scritti giovanili 1912-1922

Vi fu tuttavia un pittore che a Napoli tenne fede al Caravaggio più che qual sia caravaggesco d'Italia; che fu di lui più puro discepolo che quanti

Pagina 179

Scritti giovanili 1912-1922

quell'errore, da tempo, è ormai inutile mantenere le conseguenze per altre opere, poiché la verità è che Saraceni non fu mai, in sostanza, seguitatore del

Pagina 230

Scritti giovanili 1912-1922

Non passò molto tempo perché Orazio riprendesse il problema della scena religiosa in ambiente attuale: ciò fu nella notissima Annunciazione di Torino

Pagina 236

Scritti giovanili 1912-1922

del Domenichino. Fu quindi a Napoli vari anni. Più tardi quando il padre già vecchio fu chiamato alla Corte d’Inghilterra lo seguì a Londra e quivi morì

Pagina 253

Scritti giovanili 1912-1922

E qui le fu caro cantare bianchi su bianchi, intonati ad un viola di dalmatica, in una sinfonia alpestre di ineffabile sommesso nitore. Un

Pagina 264

Scritti giovanili 1912-1922

L'origine prima fu forse l'idea dell'architettura piana e senza rilievi del Laurana, che sorse e si pose, naturalmente, insieme col problema della

Pagina 296

Scritti giovanili 1912-1922

Ma poi che siamo ormai fermamente convinti che l'arte del Rinascimento maturo è riboccante di falsità e di meschinità è certo che un conflitto vi fu

Pagina 3

Scritti giovanili 1912-1922

Questo potrebbe essere manco fondamentale, ma anche il melanconico risultato dell'estetica nuova, il cui solo grande merito fu di campire liricamente

Pagina 3

Scritti giovanili 1912-1922

Figuriamoci se non ci fu abbastanza perché i soliti irreducibili ciuchi potessero satollarsi continuando a rivoltarsi per bocca quei quattro o cinque

Pagina 3

Scritti giovanili 1912-1922

accettato che un certo svolgimento locale d'arte a Siena, ci fu.

Pagina 304

Scritti giovanili 1912-1922

studi che ci offrono con più comodità certo materiale per servire alla storia di quell'appassionante e complesso periodo che fu il Seicento si

Pagina 354

Scritti giovanili 1912-1922

È un curiosissimo pittore olandese che fu in Italia verso il 1620, ma svolse la propria attività in patria fra il 1625 e il 1660.

Pagina 369

Scritti giovanili 1912-1922

Carstens nacque nel 1754, morì nel 1798, e fu avversato a Roma dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo a Tischbein e a Goethe.

Pagina 372

Scritti giovanili 1912-1922

arricchimenti, diminuzioni, mutazioni finché sui primi del secolo XIX fu secolarizzato e disperso tra il tesoro reale di Monaco e la biblioteca di Bamberga.

Pagina 375

Scritti giovanili 1912-1922

ritrattisti, col dire che il Moro fu soltanto limitato fautore d'arte sacra; gli scultori non appaiono affatto per ragioni di vario ordine come le seguenti

Pagina 377

Scritti giovanili 1912-1922

Il Morelli fu il primo a ridurre a poco meno che nulla la massa dei disegni tizianeschi; su questa via di scetticismo si andò forse tropp'oltre e ora

Pagina 389

Scritti giovanili 1912-1922

Quanto poi ai metodi usati nella compilazione si aggiunge: « La forma letteraria fu dovuta sacrificare alla necessità suprema del condensare»…

Pagina 391

Scritti giovanili 1912-1922

Possiamo dire liberamente, ora, che per quanto riguarda i famosissimi artisti-canoni, fu appunto la loro vogliosità sciaurata d'esprimer l'epoca

Pagina 4

Scritti giovanili 1912-1922

Dopo che la basilica di San Salvatore fu nel '700 completamente ricostruita, Vito d'Anna ne eseguì gli affreschi della cupola rappresentanti il

Pagina 409

Scritti giovanili 1912-1922

Il Vito d'Anna fu a Roma scolaro di Corrado Giaquinto: ma in questa cupola egli si dimostra assai meno pittoresco e libero che non il Maestro

Pagina 409

Scritti giovanili 1912-1922

Inutile riferire minutamente la storia della Galleria rifatta benissimo dal Ruffo. Basterà sapere al riguardo che fu formata da Antonio Ruffo, figlio

Pagina 411

Scritti giovanili 1912-1922

Palazzo Doria a Valmontone, oltre ad apprendere che il compagno del Preti in quei lavori fu il calabrese Francesco Cozza, autore, io penso, della bella

Pagina 412

Scritti giovanili 1912-1922

L'inizio di queste relazioni fu nella commissione del 1654 per un Aristotile; il risultato fu che pochi anni dopo, nel 1661, il Ruffo contava del

Pagina 413

Scritti giovanili 1912-1922

più ghiotti del procedimento che estasiati e veramente intimati in ciò che dell'impressionismo fu la sostanza lirica o, una volta tanto, poetica.

Pagina 432

Scritti giovanili 1912-1922

come andarono le cose; soltanto si può affermare che ognuna delle varie scuole fu a sua volta irradiante e irradiata. Ridurre la questione a termini

Pagina 447

Scritti giovanili 1912-1922

Santuario di Ripoll sono della scuola di Guglielmo come fu già riconosciuto dal Michel; e altri lavori furono compiuti dai Lombardi nel loro

Pagina 448

Scritti giovanili 1912-1922

ritrattista del secolo XVIII. Jean Baptiste Perroneau fu in verità poco «chancé». Il suo talento fu oscurato da quello meno profondo, ma più

Pagina 462

Scritti giovanili 1912-1922

dimenticare che fu Lui, quando io ero ancora un ragazzo, a stimolarmi verso il Seicento, verso il Caravaggio. Gli debbo anche questo.

Pagina 476

Scritti giovanili 1912-1922

Od, orsù ditemi: fu mai un Lanfranco più grande, più risentito che nella gran macchina di Augusta, degna di muover un Pontefice non soltanto a

Pagina 477

Scritti giovanili 1912-1922

Zampieri non vi figura, ché non fu mai sua quella Santa Cecilia sì trita; prima di qualche suo imitator di villa.

Pagina 481

Scritti giovanili 1912-1922

Verremo ad altre scuole. Già ci aveano i due Gentileschi quasi insensibilmente carreggiato in Napoli dove Artemisia, che a lungo vi dimorò, non fu

Pagina 485

Scritti giovanili 1912-1922

Mi pareva dello Zanchi; e nella seconda edizione (915 B) fu infatti trasferito alla «Scuola veneziana del Seicento».

Pagina 499

Scritti giovanili 1912-1922

Rinascimento; - già, si potrebbe dire che la bellezza femminile, che è un'inesistenza per il vero artista figurativo, fu e sarà sempre la prima essenziale

Pagina 5

Scritti giovanili 1912-1922

. Heilner, Stuttgart]. Firmato a tergo, l'avevo fatto inviare perché cosa rara per dimostrare che il «crespismo» del Sorbi fu limitato. Era

Pagina 511

Scritti giovanili 1912-1922

Fiori di Beozia cadenti dalle labbra degli abitanti dell'Urbe dinanzi ai quadri fu turisti, nei cinque minuti di ispezione sospettosa... Eh! la paura

Pagina 54

Scritti giovanili 1912-1922

Il grande merito di Piero fu infine quello di comprendere che era necessario arginare il serpeggiamento funzionale entro inesorabili tubature

Pagina 68

Scritti giovanili 1912-1922

schemi geometrici che s'intravede persino negli affreschi in cui l'esecuzione fu affidata ad aiuti.

Pagina 69

Scritti giovanili 1912-1922

Eppure quale fu la sorte di Piero nel corso della pittura italiana, o, almeno, quale apparve fin qui?

Pagina 73

Scritti giovanili 1912-1922

non ci fu uno solo a sviluppare organicamente anche una parte sola dell'eredità del maestro.

Pagina 73

Scritti giovanili 1912-1922

Passando ai primi ritratti di Antonello - io seguo nell'analisi lo sviluppo dell'artista quale fu perfettamente ricostruito da Lionello Venturi - ci

Pagina 83

Scritti giovanili 1912-1922

Ciò che gli fece scegliere piuttosto questo lato dell'opera di Piero fu, ripeto, il suo fondo psicologico fiammingo, che voleva non un parco

Pagina 88

Cerca

Modifica ricerca