Scritti giovanili 1912-1922
Ma come risulta più chiara per tal modo la creazione dei grandi teleri dei novella tori di Venezia! come si comprende il senso generale per il
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Fu Piero del Borgo tuttavia, col suo sintetismo prospettico, a stendergli così la trama degli accordi coloristici come la cubatura dei rapporti
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Come avviene finalmente che con tanto gioviale fastosità gli uomini pensino a tempo a ricoverare la lineatura dei loro gesti al riparo del colore
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tradizione secolare dei Fiorentini e a creare un nuovo senso di plasticità fondato essenzialmente sulla funzione stilizzatrice di un partito preso luminoso
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Chi sa infine se la foresta sia più quella dei tronchi scabri o non piuttosto, al mezzogiorno, dei cilindri che prillano dalla volta frondosa al
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Infatti le masse dei secondi piani scompaiono e un partito radente di luce combinato col rabesco organico dei piani superficiali di un volto compone
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È bene avvertire che si tratta dei due più grandi scultori Italiani.
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Tutto ciò è delizioso per chi gode dei veri valori della pittura e voi sentite che infine ci si riporta a qualcosa di analogo alla trattazione
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negligentemente: di abolire la designazione dei periodi artistici in base ai nomi di Barocco, Rococò ecc. e di ritornare a quella per via delle date e
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Il dott. Beritens afferma che persino l'appannarsi progressivo dei colori e l'intonarne la gamma sul grigio fu prodotto in Greco da qualche difetto
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ch'essi vanno raccolti e riassorbiti sotto la protezione storica dei pochi fatti veramente artistici, cioè delle tendenze stilistiche essenziali, e
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Così molto si fa chiaro. Sopratutto leggendo in questa sconnessa intelaiatura dei frammenti (note in margine ai cataloghi dei musei) la preparazione
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E non vorremo anche ammirare le eleganze pittoriche dei panni, scuri e chiari, degli stivaloni di cuoio non tinto, dei cani dolcemente pezzati, della
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sottilmente i giochi dei lumi, gli studi dei valori sulle stoffe rare, i preziosi cangiari di rasi e di sete.
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’interpreti più intellettuali e morbosi delle «languidezze e dei livori» dei tempi di peste, curati dai rossi striduli, dalle acidule vinosità delle
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Una seconda tela dell'Adorazione dei Magi [figura 138] - inscritta in basso «Artemitia G. » - è giocondamente stoffata qua e là alla moda dei
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piccoli fatti di importanza: viaggi forse frequenti dei Gentileschi a Firenze; e soprattutto dei giovani fiorentini a Roma; formazione di soggetti
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e basta» della Conversione di Saulo egli è un grande creatore di forme semplici. Con quante rinunce all'umanità giorgionesca dei primi tempi, e al
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, e il compito dei corpi che mentre dovrebbero ridursi ad obbedire adagiandosi nell'imperativo dei piani luminosi, si dibattono in una connessione
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Si crederebbe di essere saltati involontariamente dal «sommario» al «lineamento dei valori d'arte senese »; eppure non è così.
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Sorse da uno dei soliti studi di letteratura comparatista italo-portoghese: e per aver dapprima messo l'occhio sopra i dialoghi di Francisco de
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avverte il carattere quasi puramente tecnico dei ricettari medievali, dei trattati quasi alchimistici che espongono pronamente il modo delle misture e dei
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Leonardo ha dei quadri all'Isola Bella, a Rovigo, ad Hannover.
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dei termini, si restringe nell'espressione dei concetti, il che si adatta meglio allo studioso, che alla persona colta». Il dizionario, insomma, è
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, apparentemente di uno dei cremonesi operanti a Milano nella cerchia dei fratelli Campi.
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Architettura forzosa dei freschi di Sant'Andrea della Valle, opere traboccanti d'incertezze geniali, di errori più felici che una buona riescita.
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Nulla di diverso da questo piccolo brano di storia emana dalla lettura delle pagine dei due artisti napoletani.
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Né perde questo suo senso sovrano dei piani di forma-luce là dove la macchia rapidissima dovrebbe, sembra, annientare la forma. Al contrario. Il fare
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d'arte? Il procedere delle sue figure e cose è per frattura ed angolarità, l'unica visione possibile alla poesia dei piani di luce-forma, alle sue
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Il confronto che R. Fry istituisce fra l'arte dei fanciulli e dei primitivi, è cosa vecchia; ma ciò non importerebbe troppo se non fosse superficiale
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Il mutamento è dimostrato a sufficienza dal F. su stoffe italiane, soprattutto lucchesi e veneziane del '300. La messa in valore dei pensieri e delle
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Il Morelli fu il primo a ridurre a poco meno che nulla la massa dei disegni tizianeschi; su questa via di scetticismo si andò forse tropp'oltre e ora
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Alla prima apparizione dei capolavori, una gioia stupita e inconcreta vi tiene, il vostro gusto subisce un ingorgo subitaneo, e si sazia per alcun
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articolate dei corpi singoli (che, lo sappiamo, qui non esistono artisticamente), ma per adagiarsi, estollersi, inclinarsi e sciare, mentalmente, lungo le
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E neppure parlerò dei due già detti Forain e Paul, per riserbarmeli ad altra degustazione più intima e lenta.
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Sapori di pubblicare fra l'altro il bellissimo quadro sull'altar maggiore dei Cappuccini di Albano, dove S. Francesco e S. Bonaventura consigliano
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La fiera dei geni, tutti fratelli, ovvero Cézanne e Degas «pour les classes moyennes».
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I migliori dei cubisti, sempre indifferenti al soggetto, seguitavano infatti, a far buona pittura, o brani di buona pittura; ma intanto avveniva che
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non ci vorremmo costringere al gusto per codeste ingrate mitologie, curiosi ad interessarcene in quanto ci vogliano cortesemente rivelare dei segni dei
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tinte intonacate a losanga come negli sporti dei droghieri, non armoniosi prati di colore; spesso accostamenti talmente orridi di antipodi civili, che
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parata; e s'imparano anche le giojose roueries dei campi quasi lasciati, dei chicchi di colore che appena sfranti son già una pupilla, un dito, un nastro
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stessa a' suoi dipendenti di costruire delle false finestre, dei falsi marmi, dei candelieri falsi, e di mescolarli a confusione e maleducazione del
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la «critica figurativa pura» dei meriti o dei difetti della quale siamo in Italia i soli intimamente responsabili.
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semmai - salva la parentesi iniziale riberiana - ci si doveva occupare dei precedenti decorativi nei cicli di Lanfranco; poiché è veramente strano che non
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CARRACCI, (SCUOLA DEI)
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«Perché - diceva Piero dei Franceschi nel suo Trattato della prospettiva - la pictura non è se non dimostrationi de superficie».
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semplici. Forme umane in pose statiche e raccolte. Angeli che riuniscono e prillano le loro membra sul perno dei garretti riuniti. Posa metrica del Cristo
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nobiltà schematica delle cose. La monumentalità dei gruppi, ora di uomini affrontati e d'animali, ora di donne che attorniano situandosi una colonna
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deteriorato il centro del polittico messinese. Crede cioè che lo studio quasi infinitesimale dei volumi basti per darci una impressione sintetica
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Nelle nicchiette dei pilastri le figure si isolano soleggiate, chiaroscurate,antitetiche ormai al mantegnismo. Panneggi che includono il corpo in
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