Scritti giovanili 1912-1922
Fin che non s'abbatte su Roma il nuovo sacco rinnovatore di Caravaggio. Alle sorgenti. Il corpo immane del Rinascimento affogato, macerato, sfatto
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fronte ai capolavori genuini, repugna ed afferma che v'è un'unica vita che può aver luogo nella pittura: quella intrinseca alle qualità pittoriche.
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A questo punto, ripeto, e con questi intenti s'inizia la scultura di Boccioni e come tutte quelle che si riportano alle sorgenti della plastica è
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Poiché di fronte finalmente alle prime opere del nostro possiamo rintracciarvi un filo conduttore che dall'impressionismo conduce direttamente al
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le determinazioni ambientali di senso atmosferico: egli giunge alle Forme uniche della continuità nello spazio [figure 73, 74].
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Nello studio per l'Espansione spiralica, frutti muscolari corazze ossee derma scerchiato che turbina ma non cede, rinterzato, intorno alle giunture
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Non è facile, lo so, distinguere questi profondissimi valori plastici: siamo, ho detto, alle sorgenti delle arti del disegno.
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Immaginate un artista che si diparta dotato profondamente per il senso della deformazione organica, cioè già intimamente alle fonti del dinamismo
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Bisogna dunque cercare tutti i modi - dalla impersonalità storica più irreprensibile ai pugni e alle bastonate - per far comprendere a chi spetta di
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Chi si volesse convertire alle dimostrazioni dell'oculista dott. Beritens potrebbe agevolmente provare astigmatici Botticelli, Parmigianino
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Chi è adunque questo amanuense d'eccezione, il cui accento personale è qui, forse, nella maggior liquidità impressa all'impasto e alle ombre del
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Pomarancio per la decorazione della vôlta del Tesoro a Loreto, e poiché non sono solito a fare il processo alle intenzioni ma solo alle realizzazioni
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Liberazione di San Pietro, del Miracolo di Sant'Antonio, alle prese con l'affresco?
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, trovarlo finalmente intento ad una rappresentazione schiettamente, come dire, pagana, per rapporto alle difficoltà di Orazio nel calare
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concordi alle sue aspirazioni fondamentali è la Suonatrice di liuto della Biblioteca di Palazzo Rosso, cosa bellissima quanto deperita 36*. Che cosa più
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spiegheremo questo imbarazzo dei critici riflettendo alle difficoltà di localizzare e limitare sia esteticamente che storicamente un così strano e torpido
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voleva raffinarsi, e faceva la schifiltosa dinnanzi alle violente interpretazioni naturali di Caravaggio, di Valentin o di Velazquez e del primo periodo
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Chi non riconosce infatti Orazio Gentileschi in quella Cena ovvero Ritorno dalla caccia della Collezione Robinson di Svanage * che fu esposta alle
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Di sotto alle volgari ridipinture che velano buona parte della superficie, appare il più bel pezzo di pittura che Caravaggio abbia fatto.
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consentanea alle qualità pittoriche del complesso; e basterebbe la trovata altamente «visuale» del lembo di panno intriso che scende dal cestello ad
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architettonica più complessa, più connessa, più fusa di visione - dalla cattedrale alle mura della città, dal trittico dell'altar maggiore alla veduta del borgo
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Le cose si complicano quando si giunge al sommario e alla conclusione, cioè alle due storie dell'arte senese.
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alle Grazie.
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Non occorre più di un'occhiata alle illustrazioni, dove la modesta zincotipia si intercala alle tricromie smosse e dove compaiono, è vera, cose note
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Innocenti sotto l'altare di Padova non scapitano per nulla di fronte alle dilatate stesure di Tiziano giovine?
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commessura delle palpebre slontana o concentra i raggi della luce notturna; o la vostra ombra improvvisa sale dall'asfalto lastricato, alle mura delle case
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Luciano Laurana per via di quella «ragione di prospettiva» che il Bianchini attribuiva alle sue pitture; ma qui c'è prospettiva senza ragione, o poco
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bene del primo periodo: il famoso Concerto alle Tuileries donato da Sir Hugh Lane.
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E - di fronte alle nuove opere del nostro - il primo senso a rintoccare profondamente è il plastico, non già per aderire alle individualità
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Quanto alle opinioni, non mancheremo di notare che anche allo studio del T., come a quelli de' suoi conterranei in genere, manchi la capacità di
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abbia abbandonato le pose veneziane e tizianesche che dànno carattere a questa Sacra Famiglia per giungere a poco a poco alle uniche qualità del suo
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Dopo siffatti annunzi, che bastano da soli a compromettere la serietà informativa di tutta una guida, noi domandiamo che credito si possa dare alle
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l'impressionismo ha avuto nelle sue reiterate apparizioni in mezzo agli uomini, dai bisonti di Altamira alle ballerine del signor Degas, non sdegnando
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L'opera - dipinta nel 1618 - è naturalmente caravaggesca con quel tanto di temperamenti dispositivi che Gherardo soleva apportare alle fondamenta del
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dall'ombra in un panneggio dà la struttura madida e scintillante lontana del ghiacciaio rosa ed argento, alle larghe ondulazioni dei manti rasi la
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Soltanto v'è qui, in più, dei caratteri locali lombardi che paiono persino preludere alle primissime opere di Bramantino, e che perciò si attagliano
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rapporto alle «Vedute» anteriori di altri incisori; continuazione dell'atelier Piranesi dopo la morte dell'artista, per opera di Francesco Piranesi).
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«Cap. IV. La maturità (1761-1778)». (Verte su vicende famigliari e sulle pubblicazioni di stampe piranesiane che fanno seguito alle Antichità romane
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Quanto all'annesso Essai de catalogue raisonné delle incisioni di Piranesi, ci rimettiamo alle osservazioni e alle correzioni di particolari esposte
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spurie, sicché non si può dare alcun peso agli specchietti, alle serie d'indizi, eccetera, che sono indifferentemente tratti dalle prime come dalle
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Croce, e alle quali ci prepariamo a rispondere convenientemente.
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modulo chiaroscurale che non pretende più dalla forma la frontalità quattrocentesca, anzi gode di porla attraverso lo spazio diagonalmente, alleandola alle
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Di fronte alle opere di Ardengo Soffici, si può meditare quel carattere estetico particolarmente essenziale del cubismo, che non credo sia stato
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La realtà del conflitto delineato - come carattere d'epoca - non la ritroverò tanto nella disperata resistenza di Michelangelo alle intuizioni
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pensieri michelangioleschi. La stessa benignità si dimostra nell'esame ch'egli concede alle derivazioni ch'egli chiama copie da M. come Venere e
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prospettiva anche alle forme organiche, con il risultato che inevitabilmente ne consegue: la fissazione del corpo in ischemi architettonici di forme
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ripone come immanente alle azioni, principio agente di tutta la realtà.
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stanza, non in una chiesa come talora nei fiamminghi - e tale che si può ravvicinare alle Annunciazioni di Melozzo a Roma, Giovanni del Sega a Carpi * e
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mantegnismo e instaurare la libertà pittorica di Piero che batteva da tempo alle porte del settentrione: in Bellini trova dunque conclusione uno dei più
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alle pietà di Rimini e di Berlino che non debbono essere, mi pare, molto discoste perché tutte e due rinnovate pittoricamente, soprattutto la seconda
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